Lo Zibaldone di Signa

  Com'era prevedibile, il consigliere Vincenzo De Franco non si è sottratto al ruolo istituzionale e, pur di fronte ad una mozione di contenuto politico a carattere generale, ha tentato di collaborare con il PD in quella che doveva essere una condanna contro tutte le forme di aggressione che vanno a minare i cardini democratici della nostra Costituzione e dei più alti valori che rappresentano il fondamento dell'Unione Europea.  Come noto, il riferimento è ai fatti criminosi che si sono consumati lo scorso 9 ottobre ed i giorni successivi, legati alle manifestazioni dei NO Green Pass. De Franco ha reso completa una mozione apparsa subito frettolosa, poiché chiedeva un provvedimento che viene assunto solamente dopo una sentenza di condanna della magistratura, e faziosa, poiché nelle more di quella condanna, la mozione "dimenticava" gli altri eventi ugualmente criminosi, che si sono consumati in quei giorni, il tutto come già trattato anche su questo blog . E' quindi

La corsa al primato dei buoni talvolta porta all'approssimazione, salvo che il tutto non sia preordinato a distogliere l'attenzione da quelli che sono i problemi reali di competenza di un consiglio comunale. Ecco quindi che cinque consiglieri del PD signese chiedono un consiglio comunale straordinario che ha per oggetto la "FERMA CONDANNA DELL'ATTACCO ALLA SEDE NAZIONALE DELLA CGIL A ROMA, SOLIDARIETA' ALLE FORZE DELL'ORDINE FERITE E ALLO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA E DEGLI ALTRI MOVIMENTI DI CHIARA ISPIRAZIONE NEOFASCISTA ". In questo documento, come accennato, troviamo molta approssimazione e scarsa conoscenza della norma.  Approssimazione perché mentre è chiaro che si vuole condannare l'attacco alla CGIL e si solidarizza con i poliziotti feriti, non si comprende quando si "solidarizza" allo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti di chiara ispirazione neofascista; si solidarizza con chi? Qui sinceramente il significato non è c