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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Bomba libero tutti

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Non essere rappresentati in parlamento da oltre dieci anni ha i suoi vantaggi; fra questi vi è che riesci a vivere le decisioni politiche con più distacco. Le affermazioni sentite ieri sera in TV dal capo del Dap, contrastate da quelle del magistrato che lo aveva arrestato, i documenti del Tribunale di Sorveglianza di Sassari che indicavano date e richieste certe in merito alla destinazione del boss Domenico Zagaria, denotano un fatto inequivocabile: lo Stato ha perso una partita quasi vinta e lo scudetto si allontana. Sono infatti una quarantina i mafiosi che in seguito alla direttiva data dal Dap per far fronte all'emergenza coronavirus hanno lasciato il carcere a favore dei domiciliari ed oggi potrebbe aggiungersi un certo Tommaso Buscetta. Ma chi gioca questa partita? Senza dover scendere in tecnicismi particolari che non ci competono, per lo Stato sono entrati in campo Mattarella con i suoi magistrati ed il governo voluto dal Bomba con i due avvocati Conte e Bonafede. Pe

Il compagno CoronaVirus.

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La permanenza forzata a casa, l'informazione spesso contraddittoria ma incalzante, hanno reso ciascuno di noi se non un virologo, almeno una persona meno ignorante sull'argomento, in una società che fino ad oggi era più propensa ad interessarsi del Fondo Monetario che dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.  Breve cronistoria Nonostante le accuse di Trump, l'OMS già il 10 gennaio divulgava la notizia che in Cina vi erano centinaia di casi di questo nuovo virus, fornendo le prime istruzioni del caso. Il 21 gennaio la notizia diventa nota ai più ed anche il Governo Italiano invita ad evitare viaggi in Cina dove nel frattempo iniziano energiche operazioni di isolamento di intere città. Negli aeroporti internazionali di Milano e Roma vengono prese le prime precauzioni con la presenza di personale medico e misurazioni termiche. Il virus si affaccia in Italia il 23 gennaio, tramite due cittadini cinesi in vacanza a Roma che risulteranno positivi il 31 dello stess

Il Coronavirus vale un attraversamento pedonale (nella sanzione)

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Diciamo subito che ad avvicinare il Coronavirus al Codice della Strada è il sistema sanzionatorio previsto dai vari DPCM che per le sanzioni fa riferimento all'art. 202 del citato Codice. A questo punto, un paragone fra i deterrenti previsti per le infrazioni più comuni al CdS e quelle al Coronavirus, è d'obbligo, ed in particolare quelle che più hanno incidenza nel tasso di mortalità che, non dimentichiamo, in Italia ha una valenza di oltre 9 morti al giorno, morti non CON ma PER incidente stradale. Il punto di partenza, è l'articolo 1 c. 1 lett.a) del DPCM 10/04/2020 in rel. art. 4 c. 1 DL 19/2020, ovvero la persona che a piedi si sposta sul territorio per motivi non consentiti oppure, chi non rispetta gli ulteriori provvedimenti assunti in Toscana dal Governatore Rossi o dai sindaci (lasciamo perdere gli aumenti previsti per chi si trova a bordo di veicolo). La "multa" se pagata entro 30 giorni è di 280 euro, priva di sanzioni accessorie. Se guardiamo a