Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

SIGNA: PD e LEGA, due facce della stessa medaglia mah...

Immagine
 In questi giorni, due le notizie che hanno interessato i social e non solo: l'assessorato dello sviluppo economico all'ex governatore Rossi e la fuoriuscita dal gruppo della Lega di due dei tre consiglieri: Morelli e Scala.  Mentre per il primo si tratta di un passo programmato che apparentemente non ha creato scompiglio nel gruppo del PD, la fuoriuscita dei due consiglieri ha scatenato un teatrino sui social e sui media che denota un diverso modo di affrontare problematiche interne, fra PD e Lega. Non vi è dubbio infatti che quando Fossi al suo insediamento ha informato i consiglieri di maggioranza che il "partito" chiedeva un sacrificio, che uno di loro avrebbe dovuto fare un passo indietro a favore dell'ex governatore, sicuramente c'è stato chi ha alzato la voce, magari anche minacciato ritorsioni (politiche), ma il tutto è rimasto all'interno della stanza e del gruppo politico; niente è trapelato.  L'uscita invece dei due consiglieri della Lega da

Enrico Rossi: dalla sanità alla viabilità; perché Signa sarà orgogliosa di fargli da taxi.

Immagine
Venti anni in Regione Toscana, dieci da assessore ed altri dieci da Governatore, rappresentano un periodo enorme dal punto di vista politico, un bagaglio di esperienza notevole, che poi si aggiunge ad altri dieci anni fra assessore e sindaco di Pontedera. Comunista, negli ultimi anni ha fatto il trapezista fra il PD ed art. 1, non disdegnando di inchinarsi anche a Renzi pur di essere ricandidato nel 2015; per 150.000,00 euro annui di indennità, anche i comunisti più incalliti possono scendere a compromessi. A proposito di soldi, è proprio durante il suo assessorato alla sanità che si forma alla ASL di Massa il buco di 420.000,00 euro, un buco che non troverà responsabili, soldi che non sapremo mai chi li ha spesi né per cosa, con l'unica certezza che la politica non ha fatto un  buon lavoro e che a scontarli saranno i cittadini. Anche Signa scopre di avere il suo debito con Rossi per la gestione della Sanità; fu infatti durante il suo assessorato che Signa inaugurò nel 2008 il nuov

Stadio del Bisenzio: tutto sbagliato, tutto da rifare, si torna agli anni '30

Immagine
Lo stadio del Bisenzio rappresenta uno splendido esempio di architettura sportiva, del ventennio fascista. Nacque per volere dell’avvocato Carlo Sestini, fiduciario del Partito Fascista nelle Signe e presidente della squadra di calcio che all’epoca e fino a qualche decennio or sono, si chiamava Società Sportiva delle Signe, con l’intento del gerarca di riunire in un’unica entità i comuni di Lastra e Signa, intento che avrà un seguito solamente in campo politico e sportivo ma non amministrativo. L’area individuata per la costruzione del nuovo impianto sportivo èra il terreno compreso fra la ferrovia e la confluenza dei fiumi Arno e Bisenzio che già ospitava il vecchio campo di calcio della Società nata nel 1914. Tale area risultava di proprietà della adiacente Manifattura di Signa, dalla quale veniva estratta argilla per la lavorazione delle terrecotte. Il progetto fu affidato all’ingegnere Giuseppe Paladini di Firenze, Direttore dell’Ufficio tecnico del Comune di Lastra a Signa. Nella