La politica a Signa e la logica delle bandierine


"...In vista delle elezioni amministrative del 2019, qualcosa a Signa si sta iniziando a muovere, con la consapevolezza, ripetuta da tutti e tre (ndr Mannelli, Vinattieri e Andrei), che “bisogna uscire dalla logica della contrapposizione frontale e delle bandierine e al tempo stesso rimettere al centro del dibattito Signa”
Termina così la dichiarazione congiunta pubblicata su PianaNotizie lo scorso 20 settembre e ribadita oggi sulla cronaca locale de La Nazione. Il concetto è chiaro: è in cantiere la più anomala e inaspettata lista elettorale mai partorita a Signa, una lista trasversale che vede schierati il centrodestra guidato da Gianni Vinattieri e  la sinistra attualmente rappresenta in consiglio comunale da Marco Andrei, uniti con la sinistra del PD che a Signa è  Paolo Bambagioni. Se vogliamo parlare di simboli, rifacendoci a quello che rappresentavano nel 2014, una coalizione di Forza Italia, Lega, Rifondazione, SEL ed una parte del PD, si prepara a contrapporsi all'attuale maggioranza renziana PD di Giorgetti. Da tempo si fa la conta all'interno del consiglio comunale, sicuramente da prima del cambio della presidenza del consiglio. Bambagioni ha fretta, il partito gli sta sfuggendo di mano ed i fedelissimi assessori sono tutti al secondo mandato e quindi in procinto di dover lasciare. Già lasciare, vallo a dire a chi sta in consiglio comunale da quarant'anni, ma manco per idea. Allora fuori da quel PD ormai diventato cosa propria dell'odiato Renzi, fuori tutti ma non Bambagioni, che ha ancora tre anni da fare in regione, fuori i suoi fedelissimi di sempre, Giampiero, Marinella e quell'Alberto Cristianini all'ultimo mandato. Fretta, ma come? Tre sono le possibilità:
- rimpasto immediato con l'ingresso in maggioranza di Vinattieri e Andrei che andrebbero ad affiancare gli uomini di Bambagioni, Ma in quanti gli sono ancora fedeli? Forse i numeri non danno certezza considerando poco probabile che l'altra consigliera di FI, Elisa Cerri, segua in questa avventura il suo capogruppo ed escludendo da questi giochi i due rappresentanti del M5*.
- Cristianini si dimette prima del termine del mandato per poi ricandidarsi a Sindaco. Ipotesi questa rischiosa essendo ancora in attualità le recenti problematiche giudiziarie che lo hanno visto indagato unitamente ad alcuni funzionari.
- Si vota al termine del mandato.
Quest'ultima ipotesi, forse la più probabile, rimanda alla scelta di un nuovo candidato sindaco. Escludendo l'impegno diretto di Paolo Bambagioni che al momento non ha altre alternative che quella di rimanere nel PD aspettando il passaggio del cadavere (politico) di Renzi, a nostro parere il papabile è Giampiero Fossi, l'unico a cui la sinistra storica signese potrebbe tornare a dare fiducia.
Sulla sponda opposta, ovvero quella del PD renziano, pochi dubbi sulla candidatura di Sara Ambra quale sindaco; il problema potrebbe sembrare al momento la squadra, ma per Giorgetti questo rappresenta solo un falso problema, la difficoltà sarà invece convincere l'elettorato abituato ad avere in Bambagioni il suo riferimento, a fare il salto della barricata. Il salto, e che salto, dovranno fare poi i seguaci di Vinattieri che per dieci anni ha effettuato  una strenua opposizione al sistema Bambagioni, denunciandone con competenza gli innumerevoli fallimenti. Domani dovrà dire che si era sbagliato, ma forse sarà più facile affermare che al peggio non c'è mai fine. Per quanto riguarda Andrei, potrebbe convincere la sua area geopolitica proprio in virtù della candidatura a Sindaco di Fossi, ma molto più difficile sarà far propri i voti dell'area più radicale rappresentata da Rifondazione Comunista che da tempo rivendica la promessa alternanza in consiglio comunale, alternanza al momento fortemente richiesta da Cartei, ma non sicuramente dal suo adepto Renda che dovrebbe succedere ad Andrei. 
Ma quali sono i motivi che rendono possibile tale stravolgimento politico?
Abbiamo visto che Mannelli, Vinattieri e Andrei testualmente affermano:  “bisogna uscire dalla logica della contrapposizione frontale e delle bandierine e al tempo stesso rimettere al centro del dibattito Signa” Letteralmente si capisce che per anni fra le forze politiche che questi rappresentano in consiglio comunale, c'è stata una contrapposizione di bandiera, dove Signa non era al centro del dibattito . 
Davanti a questa affermazione che non da adito ad interpretazioni diverse, non possiamo che restare basiti ed attendere l'evoluzione della specie politica 😊
Foto di Piananotizie https://www.piananotizie.it/forza-italia-fronte-democratico-e-sinistra-italiana-andiamo-a-votare-con-il-signellum/ 

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