Parenti serpenti, si infiamma la guerra interna al PD in vista del congresso
Molti se ne sono andati, ma non tutti; ancora c'è chi non si arrende, sia che si tratti di una ciambella per galleggiare, sia che si tratti di una questione di principio. Signa è l'esempio delle contraddizioni di questo PD dove non correnti, ma anime antagoniste, cercano di convivere nell'eterna contraddizione. Ecco allora che l'avvicinarsi dei prossimi congressi, fanno esplodere tutti i veleni di quello che ancora oggi rappresenta il partito italiano di riferimento, con il suo 27% di sondaggi medi.
Sempre, da che esiste la politica, il tesseramento in prossimità dei congressi è stato oggetto di campagna acquisti; da qui le correnti acquistano il diritto alla rappresentanza e quindi a quello che rappresenta il lato meno nobile della politica: il diritto alla poltrona.
Niente di particolarmente nuovo dunque, se non le motivazioni addotte questa volta dal consigliere regionale Paolo Bambagioni che accusa il segretario comunale di Signa, Gabriele Scalini, di aver agito in maniera scorretta con determinati aspiranti iscritti, chiaramente di area non renziana. E' evidente che ognuno cerca di portare l'acqua al suo mulino, come si suol dire, ma accusare Gabriele Scalini di aver fatto il suo dovere, di non essersi dimostrato un uomo di paglia ma di aver imposto il suo ruolo nel tesserare iscritti al partito di cui ha la responsabilità locale, mi sembra veramente paradossale. E quali le colpe di Scalini? Quelle di aver verificato se le persone sapevano cosa stavano facendo, se sapevano che stavano iscrivendosi al Partito Democratico! Mi sembra il minimo! E come se non chiedendo loro chi fosse il segretario nazionale? Che iscritto può essere uno che non sa manco quello?
Magari il dubbio può essere un'altro, ovvero se "l'interrogatorio" ha riguardato tutti i nuovi iscritti, ma non ne dubitiamo, stiamo o no parlando del Partito "Democratico"?
Articolo di riferimento: https://www.piananotizie.it/verso-il-congresso-pd-duro-attacco-di-paolo-bambagioni-non-ce-trasparenza/
In foto Gabriele Scalini, come estrapolata da internet PIANANOTIZIE
Sempre, da che esiste la politica, il tesseramento in prossimità dei congressi è stato oggetto di campagna acquisti; da qui le correnti acquistano il diritto alla rappresentanza e quindi a quello che rappresenta il lato meno nobile della politica: il diritto alla poltrona.
Niente di particolarmente nuovo dunque, se non le motivazioni addotte questa volta dal consigliere regionale Paolo Bambagioni che accusa il segretario comunale di Signa, Gabriele Scalini, di aver agito in maniera scorretta con determinati aspiranti iscritti, chiaramente di area non renziana. E' evidente che ognuno cerca di portare l'acqua al suo mulino, come si suol dire, ma accusare Gabriele Scalini di aver fatto il suo dovere, di non essersi dimostrato un uomo di paglia ma di aver imposto il suo ruolo nel tesserare iscritti al partito di cui ha la responsabilità locale, mi sembra veramente paradossale. E quali le colpe di Scalini? Quelle di aver verificato se le persone sapevano cosa stavano facendo, se sapevano che stavano iscrivendosi al Partito Democratico! Mi sembra il minimo! E come se non chiedendo loro chi fosse il segretario nazionale? Che iscritto può essere uno che non sa manco quello?
Magari il dubbio può essere un'altro, ovvero se "l'interrogatorio" ha riguardato tutti i nuovi iscritti, ma non ne dubitiamo, stiamo o no parlando del Partito "Democratico"?
Articolo di riferimento: https://www.piananotizie.it/verso-il-congresso-pd-duro-attacco-di-paolo-bambagioni-non-ce-trasparenza/
In foto Gabriele Scalini, come estrapolata da internet PIANANOTIZIE
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