Graziano Cioni: “Sono qui perché vedo Salvini e Di Maio sulla porta di Palazzo Vecchio” - Fossati: " solo gli esponenti di Casapound entrano nelle case popolari"

Il padiglione dei dibattiti è pieno, il primo ad arrivare è Graziano Cioni, l'ex sceriffo, l'uomo di Pontormo, due case alla periferia di Empoli  che per un ventennio da assessore e vice sindaco, aveva attratto su di se l'attenzione del palinsesto politico fiorentino e nazionale, con innumerevoli ordinanze per la legalità, rivolte più a cogliere l'assenso delle persone, che risultati reali.  "Cioni non farà il sindaco ma nessuno farà il sindaco senza Cioni", questo si diceva fino al 2008. Poi le primarie che lo vedono candidato con l'appoggio delle case del popolo in alternativa a Pistelli, l'uomo indicato dal palazzo romano. C'è anche certo Renzi, già presidente della Provincia, ma apparentemente la sua presenza non gode dei favori del pronostico. Poi una comunicazione della Procura, Cioni da sceriffo diventa indagato ed è fuori dai giochi che finiranno comunque con la prima vera sconfitta dei gerarchi PD: Renzi con i voti del centrodestra vince le primarie e diventa Sindaco di Firenze, acquisendo la visibilità per il grande salto e l'ancor maggiore caduta che sappiamo. Da allora l'isolamento ed il silenzio del suo ex partito sarà totale, lo sarà anche dopo il completo proscioglimento, fino all'invito di ieri, l'invito ad una festa de L'Unità il cui nome adesso sa tanto di ironico in un partito come il PD.
Dicevamo che il primo ad arrivare è proprio lo sceriffo che sembra sopportare bene la malattia che  da anni lo affligge e che lui definisce "inquilino inglese! Per lui applausi e si capisce subito che se il padiglione è pieno, è grazie alla sua presenza. Tanti infatti i nostalgici, tanti i curiosi di rivederlo sopra un palco, tanti i vigili urbani a dimostrazione che gli anni trascorsi a Palazzo Guadagni hanno lasciato il segno. Sul palco prendono poi posto il moderatore , il giornalista Andrea Vignolini, l'ex PD adesso MdP Filippo Fossati ( Vedi Lo Zibaldone del 16 ottobre 2017  ), la campigiana Sonia Monni Consigliere Regionale PD ed il successore di Cioni in Palazzo Vecchio, l'attuale assessore alla Sicurezza  Federico Gianassi. In platea fra i tanti sostenitori di Cioni, la sempre compagna Tea Albini.
Gli onori di casa vanno proprio allo sceriffo, a cui viene lasciato il primo intervento. “Sono qui – esordisce  – perché vedo Salvini e Di Maio sulla porta di Palazzo Vecchio”  Il vecchio leone ironeggia ed attacca, non ha niente da perdere e si sente più a casa di tutti gli atri. Il compito di Vignolini è quello di assecondarlo ma non troppo, le critiche generalizzate sono ben accette, ma quando si scende nel particolare, quando il riferimento è a LUI (Renzi nrd),  il giornalista esegue bene il compito assegnatoli e ribatte alle accuse di Cioni come fosse l'interlocutore, ma niente può quando l'uomo di Pontormo difende la base dalle accuse di non aver capito la politica del PD: è il PD che non ha capito i bisogni dei cittadini! https://youtu.be/w27U1jpCtlI E' evidente come la serata vuol essere un primo tentativo del PD di non presentarsi da solo alle prossime amministrative. Bene svolge questo ruolo Sonia Monni che usa sempre toni   pacati ma non accetta l'affermazione di Fossati secondo il quale Casapound ha sostituito la sinistra nel rapporto con gli ultimi, i bisognosi; gli esponenti di Casapaund, sono gli unici ad avere contatti con gli abitanti delle case popolari. Per Fossati ci saranno solo fischi e contestazioni, come quella di un extracomunitario che rivendicando i diritti umani calpestati in Libia, avanza minacciosamente verso il palco rivolto indistintamente contro tutti i convenuti; intervengono quattro poliziotti che lo alzano di peso e accompagnano lontano dalla vista.
L'inquilino inglese porta necessariamente a parlare di mala sanità. Cioni indica una signora in platea che, affetta da tumore alla gola, nelle strutture pubbliche aveva avuto appuntamento per aprile 2019!! Potendolo fare, si è rivolta al privato altrimenti sarebbe morta. Sono duemila i malati di Parkinson a Firenze, dice Cioni, ma 2000 sono i censiti preso le farmacie che hanno i soldi per acquistare le medicine;  quanti sono gli sconosciuti che non acquistano i medicinali perchè poveri e quindi non si curano?
Poi la sicurezza. Non si attaccano Cioni e Gianassi, vi è una forma di rispetto sul tema, ma guai a toccare l'operato di Nardella! Cioni allora attacca questori e prefetti, a cui è deputata la sicurezza dei cittadini.
Coalizione. Quello è il vero tema della serata. Il PD non ha invitato Cioni per fare passerella, ma per evitare che la sua lista civica, Punto e a Capo, lavori per il PD e non contro. Sia lo sceriffo che Fossati si rendono disponibili ad un confronto, ma senza padroni, senza imposizioni. Il nodo è Nardella e la nomina che per la seconda volta ha ricevuto da Renzi: con Nardella nominato non si parte nemeno!
Il messaggio degli ospiti è chiaro, inutile per il momento continuare, è giunta l'ora di far vedere chi è il padrone di casa. Spetta così a Gianassi chiudere ed alzare i toni,  il più politico degli assessori dell'attuale giunta cambia passo e difende l'operato passato e presente della giunta Nardella, la cui candidatura non può essere messa in discussione. L'altra metà della platea applaude ma è tutto effimero, la porta di Palazzo Vecchio non è aperta ma spalancata, a Salvini e Di Maio battere il rigore!
(l'immagine di Graziano Cioni è estrapolata da Qui News Valdisieve)
Alessandro Mori - fra il serio e il faceto -

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