Amministrative a Signa: vige un frenetico immobilismo

E' trascorso oltre un mese dal precedente post che intitolammo "Di passo lento e incerto verso le amministrative". Oggi possiamo dire che quel passo più che lento è fermo e che di certezze oggi come ieri, vi è solo la candidatura di Giampiero Fossi.
Niente si è mosso in quest'ultimo mese e questo non perchè la comunità non avesse necessità di un dibattito politico, ma per l'assenza di chi proponesse questo dibattito, che per il momento resta il solito monologo del Sindaco uscente Alberto Cristianini. Tatticismi che niente hanno a che vedere con gli interessi e le problematiche di Signa, sminuiscono il valore di una campagna elettorale che sembrava iniziata addirittura nel settembre 2017 con i primi incontri della lista Uniti per Signa,  si era concretizzata internamnte al PD con l'epurazione del vice sindaco renziano Sara Ambra il successivo novembre, aveva avuto un sussulto a nuova vita per la Lega e FdI con le elezioni nazionali dello scorso 4 marzo che  in forza di ciò disattendevano i precedenti accordi assunti durante riunioni invernali, nel comune impegno di un cartello unico che avrebbe visto al centro Signa Tricolore ed un candidato sindaco da scegliere insieme e proveniente dalla società civile. Unico partito ad aver preso tempo, Forza Italia per voce del suo referente politico comunale Lorenzo Cecchi; adesso possiamo dire che fu lungimirante e politicamente corretto il sammorese!
Ma veniamo ad oggi.
Non sembra ma lavora la macchina diplomatica di Fossi che, oltre ad un riunito PD avrà ad affiancarlo almeno un paio di ulteriori liste. Resta l'incertezza di UpS dove al suo interno si trovano consiglieri comunali PD che siamo certi non vorranno creare una lista antagonista a Fossi. I casi sono due, anzi tre: 1) Mannelli, Lucarini ecc. escono e rientrano nella lista madre e UpS si presenta come lista autonoma; 2) i citati consiglieri comunali escono e UpS non si presenta; 3) i consiglieri restano in lista e UpS entra in coalizione con Fossi candidato Sindaco. Ovviamente il PD punta su quest'ultima soluzione, resta da vedere quanto peso rivestono le componenti che avevano creduto veramente in UpS come alternativa all'egemonia PD ed alla politica dei partiti. Una cosa è certa: non è prevedibile una quarta soluzione!
Come nel precedente post, Fossi è anche l'unico candidato in ambito PD che può avere credibilità nella sinistra signese, che tuttavia non digerisce magari parte della compagnia ed una posizione apparentemente ambigua da parte di Cristianini nella faccenda aeroporto, in una tattica che lo ha portato prima a presentare ricorso al TAR in un cartello di sindaci No Aeroporto, salvo poi rimangiarsi tutto in virtù di impegni sulla cui consistenza ancora non ci è dato sapere. Una fase questa che ha visto Fossi intelligentemente assumere una posizione defilata e non esprimersi. Il professore dovrà effettuare sul PD un lifting di non poco conto per far tornare questo partito credibile e probabilmente grande importanza sarà la garanzia della sua immagine che da sempre gode la stima anche delle opposizioni.

Guardiamo quindi a sinistra. Sul tema più scottante, la viabilità, chi sembra aver preso  maggiormente le distanze dal PD è A Sinistra per Signa, da inizio mandato all'opposizione, mentre LeU, rappresentata in consiglio comunale da Valentina Quattrone, ha una posizione più dolce, in linea con quella regionale del partito, limitandosi in pratica, a chiedere che si effettui comunque il processo partecipativo, adesso non più obbligatorio per legge, dovendosi attestare il nuovo progetto di ponte, sotto la soglia di 50 milioni. Da queste componenti potrebbe uscire il candidato sindaco a sinistra del PD nella figura della citata Quattrone o di Andrei Marco, con un leggero vantaggio di quest'ultimo, per coerenza e condizione logistica, dal momento che Andrei è conosciutissimo in Castello di Signa, dove è da sempre impegnato nel volontariato con esperienza di presidenza della casa del popolo Stella Rossa; entrambi conoscono per esperienza politica e professione, il meccanismo della pubblica amministrazione. Tuttavia, il fatto che ci sia una lista unitaria a sinistra del PD non è elemento certo, soprattutto per quanto riguarda LeU; non dimentichiamoci che i fuoriusciti dal PD hanno effettuato un percorso univoco con Cristianini e non escluderemo il fatto che possano farlo a maggior ragione con Fossi. In questo caso, quasi certamente non resterebbero i numeri per un gruppo consiliare a sinistra del PD nella prossima assemblea.

Contrariamente a quanto affermato nel precedente post e come ci aveva fatto notare il capogruppo di FI Gianni Vinattieri, nessun accordo ad oggi è stato raggiunto nel centrodestra, dove la candidatura a sindaco ha ormai raggiunto livelli assimilabili alla novella dello stento. Credibilità, notorietà e conoscenza della macchina amministrativa, sono caratteristiche essenziali per una candidatura vincente e che faccia gli interessi della comunità; crediamo che il cdx abbia persone con queste caratteristiche, ad iniziare dal citato Vinattieri, ma forse gli interessi sono altri e non è detto che si arrivi alle elezioni con liste disgiunte o coalizioni dimezzate. A giorni e forse ore, la risposta a queste domande, dove una fuoriuscita dalla coalizione di FI, creerebbe problemi per l'autentica delle firme, soprattutto per FdI.
Il Movimento 5* è ormai da oltre un anno su "Chi l'ha visto" ed anche prima non ha dimostrato di poter offrire niente di più e di meglio di quanto non abbia fatto il resto delle opposizioni. Non abbiamo nessuna informazione che indichi lo stemma di Grillo sulle schede elettorali di maggio.
Negli ultimi giorni si è ipotizzata la presenza di una lista civica indipendente e con buone caratteristiche; attendiamo, ma personalmente non ho mai avuto simpatia nelle logge massoniche.
Confermata l'assenza di qualsiasi lista ispirata alla destra sociale.
Per finire, resta da capire dove si "appoggerà" il Comitato per il nuovo ponte della Piana, un bacino di voti che in altre situazioni poteva essere appannaggio dei 5* ma che adesso vediamo più vicino alla sinistra di  Andrei, salvo che la sopracitata lista civica non sia la metamorfosi politica del comitato.

Il tempo scorre e solo il tempo fornirà le tante risposte ad una campagna elettorare mai come stavolta farriginosa e lontana dagli interessi dei cittadini, cittadini che nell'intimità dell'urna, dovranno dimostrare la maturità di aver capito che Di Maio, come Salvini, Meloni e Renzi, stanno a Roma,  Berlusconi per il momento ad Arcore mentre qui siamo a Signa.
Lo Zibaldone di Signa,  come sempre fra il serio e il faceto.

Note:
Ore 18.20: Giampaolo Lucarini, indicato nel post quale aderente alla lista Uniti per Signa, ci informa che da quindici giorni non ne fa più parte.



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