FURTI: Quando a Sammoro si facevano le "Camminate Notturne"
Questo era il periodo di 19 anni fa in cui quotidianamente l'abitato di San Mauro a Signa veniva fatto oggetto di reiterati furti durante tutto l'arco della giornata. Ancora non esisteva Facebook e le informazioni si scambiavano a voce, in un passa parola che trovava nei negozi la sua amplificazione. Non ci volle molto a capire che la situazione era degenerata; piccoli furti che violavano l'intimità di tutti noi, ci rendevano fragili e impotenti. Pochi, come oggi, i luoghi di aggregazione. Fu presso i locali della Misericordia dove un gruppo di sammoresi, compreso lo scrivente, maturarono l'idea di organizzarsi per una serie di "camminate notturne" come si decise di chiamarle. Erano operai, studenti, impiegati, pensionati, una ventina di persone, che non si erano domandate se quello sarebbe stato un gesto di destra o di sinistra, la sicurezza non ha colore politico e come tale non ha bisogno di paternità. Era il naturale spirito di conservazione che ci spingeva a adoperarci per la tranquillità nostra, delle nostre famiglie e dell'intera comunità. Due torce acquistate di proposito, imbracature rifrangenti ex polizia municipale e walkie talkie prese in prestito dal gruppo del Carnevale; con queste dotazioni ogni sera due coppie uscivano intorno alle 24 e fino alle 03 circa, percorrendo le strade del paese; una coppia copriva l'anello Chiesa, Lavatoi, Bertesche, Nannucci, l'altra Molina, Olinto Fedi, Vecchio Ponte e Valico. Prima di partire, comunicavamo al 112 i nostri nominativi ed il motivo della presenza sulla strada; non di rado ci fermavamo a scambiare due "chiacchiere" con le Gazzelle in transito. Il Sindaco era già stato informato. Nessuno di noi, aveva mai pensato di rappresentare una alternativa ai Carabinieri e nessuno di noi aveva mai accusato di disservizi le istituzioni; era una situazione che andava al di fuori di ogni statistica.
(Firme rese volutamente illeggibili, originale in possesso allo scrivente - Lettera del marzo 2000)
In San Mauro al tempo si potevano contare quattro o cinque furti nell'arco di un anno, improvvisamente si era arrivati a quattro o cinque furti al giorno! L'iniziativa trovava quindi l'assenso di tutta la cittadinanza ed il numero di aderenti alle camminate aumenterà rapidamente, andando a formare quello che adesso si chiamerebbe "controllo di vicinato". Massima attenzione si aveva anche durante la sfilata dei carri, quando le case si svuotavano per assistere alla manifestazione.
Come comprensibile, dopo una decina di giorni la faccenda finì sui giornali e si alzò un putiferio!!
Tutte le associazioni ci diedero contro, il Governatore della Misericordia chiese l'espulsione dei confratelli che avevano aderito all'iniziativa, i carabinieri si portarono in parrocchia convocandoci per il sabato successivo in caserma. Improvvisamente il nostro essere diventati rappresentanti della volontà popolare, ci aveva resi invisi alle istituzioni. Gli unici che avevano visto nella faccenda un aspetto positivo, furono gli istituti di vigilanza privata che avanzarono preventivi per garantire il loro servizio.
Il 9 marzo si tenne un'assemblea pubblica presso la parrocchia alla presenza di tutte le istituzioni; la sala era stracolma ma tutto si svolse con toni moderati; ognuno ebbe la sua soddisfazione, anche noi, dal momento che come erano iniziati, improvvisamente i furti terminarono, ed ognuno tornò alle quotidiane attività.
Correva l'anno 2000......... oggi è tutta un'altra storia.
(Firme rese volutamente illeggibili, originale in possesso allo scrivente - Lettera del marzo 2000)
In San Mauro al tempo si potevano contare quattro o cinque furti nell'arco di un anno, improvvisamente si era arrivati a quattro o cinque furti al giorno! L'iniziativa trovava quindi l'assenso di tutta la cittadinanza ed il numero di aderenti alle camminate aumenterà rapidamente, andando a formare quello che adesso si chiamerebbe "controllo di vicinato". Massima attenzione si aveva anche durante la sfilata dei carri, quando le case si svuotavano per assistere alla manifestazione.
Come comprensibile, dopo una decina di giorni la faccenda finì sui giornali e si alzò un putiferio!!
Tutte le associazioni ci diedero contro, il Governatore della Misericordia chiese l'espulsione dei confratelli che avevano aderito all'iniziativa, i carabinieri si portarono in parrocchia convocandoci per il sabato successivo in caserma. Improvvisamente il nostro essere diventati rappresentanti della volontà popolare, ci aveva resi invisi alle istituzioni. Gli unici che avevano visto nella faccenda un aspetto positivo, furono gli istituti di vigilanza privata che avanzarono preventivi per garantire il loro servizio.
Il 9 marzo si tenne un'assemblea pubblica presso la parrocchia alla presenza di tutte le istituzioni; la sala era stracolma ma tutto si svolse con toni moderati; ognuno ebbe la sua soddisfazione, anche noi, dal momento che come erano iniziati, improvvisamente i furti terminarono, ed ognuno tornò alle quotidiane attività.
Correva l'anno 2000......... oggi è tutta un'altra storia.
Be' peroanche oggi ci sono molti atti di bullismo danneggiamenti varicella pizza davanti la misericordia la notte di tutto di piu
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