Nettezza quanto mi costi! Ma chi paga e chi controlla?
Ormai da anni sulle pagine di FB appaiono con cadenza quotidiana, immagini di discariche abusive o conferimenti abusivi di materiale di varia natura. Quando si tratta di residui industriali, è evidente che esiste solamente un'azione repressiva di controllo o magari anche preventiva, ma legata al sistema fiscale; quando invece si tratta di rifiuti residenziali o materiale che i privati cittadini potrebbero comunque conferire nelle forme stabilite senza spese straordinarie, evidentemente la causa è un'altra e più che all'ignoranza, è riconducibile al fatto che si tratta di individui sconosciuti all'anagrafe del concessionario della riscossione che, nel caso di Signa, corrisponde anche al concessionario del servizio: Alia.
Proprio l'esternalizzazione del servizio di riscossione, porta a limiti nella formazione degli elenchi di chi dovrebbe pagare, basandosi questi esclusivamente sull'autocertificazione, ovvero sulla comunicazione da parte del proprietario dell'immobile o dell'usufruttuario e tutti sappiamo come le autocertificazioni....... lasciano spesso il tempo che trovano.
La domanda spontanea è: perchè non fanno un raffronto con l'anagrafe del comune?
Semplice, poichè gli addetti di Alia NON hanno accesso all'anagrafe!
Se andiamo infatti a vedere il Regolamento anagrafico della popolazione (D.P.R. 30-05-1989 n. 223) è chiaro che l'accesso ai dati dell'anagrafe è limitato al solo Sindaco ed ai suoi delegati con approvazione del Prefetto (art. 2). L'art. 37 ribadisce e specifica che solo con modalità particolari e ben definite, possono accedervi anche il personale incaricato dall'Autorità Giudiziaria e le Forze di Polizia.
Proprio l'esternalizzazione del servizio di riscossione, porta a limiti nella formazione degli elenchi di chi dovrebbe pagare, basandosi questi esclusivamente sull'autocertificazione, ovvero sulla comunicazione da parte del proprietario dell'immobile o dell'usufruttuario e tutti sappiamo come le autocertificazioni....... lasciano spesso il tempo che trovano.
La domanda spontanea è: perchè non fanno un raffronto con l'anagrafe del comune?
Semplice, poichè gli addetti di Alia NON hanno accesso all'anagrafe!
Se andiamo infatti a vedere il Regolamento anagrafico della popolazione (D.P.R. 30-05-1989 n. 223) è chiaro che l'accesso ai dati dell'anagrafe è limitato al solo Sindaco ed ai suoi delegati con approvazione del Prefetto (art. 2). L'art. 37 ribadisce e specifica che solo con modalità particolari e ben definite, possono accedervi anche il personale incaricato dall'Autorità Giudiziaria e le Forze di Polizia.
Chiarito quanto sopra, sperando di non avere scritto strafalcioni e di fare cosa gradita a chi si candiderà alle prossime amministrative, due le proposte per ovviare a questo deficit:
1) il servizio di riscossione torna direttamente al Comune;
2) il servizio resta ad Alia, che tuttavia comunica al Comune l'elenco dei contibuenti ed il comune a sua volta con un progetto che vede impegnata la Polizia Municipale ed altro personale all'uopo delegato, fa un controllo inverso collegando i tabulati di Alia con quelli dell'anagrafe.
Il motto è: pagare tutti per pagare meno.
Lo zibaldone di Signa, fra il serio e il faceto
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