Ponte: una soluzione per Nardella

Di tre giorni fa comunicati stampa ed interviste che anticipavano il nuovo ponte fra l'Indiano e Signa, un ponte che doveva alleggerire i due già citati e rendere più fluida la circolazione al confine del quartiere 4 e dell'area delle Piagge. 

 Il sindaco di Signa, specificava inoltre, che "La strada avrà un parcheggio scambiatore proprio dove è previsto l'arrivo della linea 4 della tramvia che porta alle Piagge".

Pensando ai riferimenti al citato quartiere 4 ed alle Piagge ed in maneria particolare alla linea 4 della tramvia che ha un progetto definitivo solo fino a via Lombardia (Coop e stazione ferroviaria), dove ci sarà un parcheggio scambiatore, era ovvio immaginarsi una strada che transitasse a destra del depuratore ed un ponte a monte dei Renai.
Oggi viene presentato un disegno che invece vede sterzare la nuova strada a sinistra del depuratore giungendo al nuovo ponte del Giglio che entra in via dei Renai e poi, mediante un ponte sul Bisenzio non in disegno, in Arte della Paglia,  dove i veicoli possono proseguire in direzione macelli/indicatore o via Roma per Comeana/Poggio tramite via Cavalcanti, il tutto senza più la barriera del sottopasso. Una soluzione che purtroppo non rientra in quella programmazione di mobilià integrata che ci eravamo auspicati, una soluzione fine a se stessa che va ad integrare l'orrendo spettacolo paesaggistico delle due ferrovie e che graverà non poco sulla qualità dell'aria di tutto l'abitato di Signa e la direttrice Colli/Indicatore. Diversa invece la situazione per Lastra a Signa, che vede la strada rappresentare un'ottima circonvallazione distante dal centro abitato. Per Signa gli effetti della soluzione presentata oggi, sono ben descritti sulla sua pagina FB dal signese Stefano Giorgetti, assessore alle infrastrutture e mobilità del Comune di Firenze, dove ogni aspetto positivo per Firenze, rappresenta un gravame per Signa:
"Stamani in Regione ho partecipato alla presentazione del progetto della nuova viabilità di collegamento tra Signa e Lastra a Signa che prevede anche la realizzazione del nuovo ponte sull'Arno. Quest'ultimo rappresenta una infrastruttura importante perché sarà una alternativa al Viadotto dell'Indiano e darà un contributo fondamentale alla mobilità non solo della Piana ma anche del Quartiere 4 e di tutta la parte delle Signe e di Scandicci. Senza dimenticare che insieme ai nuovi svincoli autostradali di Firenze Nord e Scandicci e delle opere per migliorare la mobilità a Ponte a Greve, migliorerà tutta la mobilità nel quadrante nord della città" 
In attesa di poter accedere agli atti dove si certifichi gli impegni economici assunti dalle parti a Roma, ad oggi segregati per non dire inesistenti, possiamo affermare che soluzione peggiore per Signa non si poteva ipotizzare. 
In compenso Nardella può brindare con il fido scudiero; con un sol colpo  ha alleggerito il viadotto dell'Indiano dal traffico delle ore di punta e si è garantito il ritiro del  ricorso al TAR. Due tasselli per la sua riconferma in Palazzo Vecchio. 

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