Tutto ed il contrario di tutto: entra nel vivo la campagna elettorale

Con il passo di una tartaruga e le contraddizioni proprie della politica italiana, sta entrando nel vivo la campagna elettorale che fra poco più di due mesi designerà il nuovo Sindaco ed il nuovo consiglio comunale di Signa.
Il passo è lento, infatti ad oggi di certo abbiamo due candidati a sindaco (Giampiero Fossi e Vincenzo De Franco), quattro liste a sostegno di Fossi e la defezione del Movimento 5 stelle che ha ufficializzato quello che era già nell'aria da tempo. Tutto il resto è incertezza, incertezza sui componenti delle liste, ma anche sul numero delle stesse. Se infatti fra due giorni dovrebbe presentarsi alla popolazione Uniti per Signa, non sappiamo ancora se Forza Italia sarà della partita, dal momento in cui secondo le affermazioni pubbliche fatte più volte da Claudio Desideri, assunto a leader di UpS, l'attuale capogruppo di FI in consiglio comunale, sembra inserito in UpS a sostegno del candidato Sindaco Matteo Mannelli, a sua volta vice capogruppo PD fino alla scorsa settimana ma entrambi ancora in carica nei rispettivi partiti. Se fra due giorni sarà confermata questa soluzione, difficilmente Forza Italia potrebbe presentare una propria lista, lasciando due possibili alternative: assenza ufficiale dalla competizione con l'evidente perdita d'immagine e passaggio dei voti verso UpS, oppure presenza del simbolo a fianco di De Franco, per un centrodestra unito come vorrebbero le indicazioni nazionali.
Figura defilatasi nelle ultime settimane, quella del consigliere regionale Paolo Bambagioni, che i media avevano indicato quale promotore di UpS, la cui presenza tuttavia è venuta meno da quando si sono svolte le primarie del PD che hanno visto allontanarsi dalla lista per ricompattarsi nel partito, quasi tutti gli esponenti dell'attuale maggioranza. Da UpS nessuna comunicazione in merito. Ad avvalorare l'ipotesi di una possibile pausa di riflessione del consigliere e di qualche cambiamento all'interno del PD, la serata di presentazione di Giampiero Fossi e delle sue liste della scorsa settimana all'hotel Europa, dove non è sfuggita l'assenza di Bambagioni, mentre al centro del tavolo delle "personalità" vi era il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e l'altro politico di vertice del PD signese, Stefano Giorgetti, entrambi vicini a Renzi e quindi di area interna al partito notoriamente opposta a quella di Bambagioni. Che la faccenda aeroporto/ponte abbia cambiato gli equilibri all'interno del PD signese? La presenza nella lista  "Noi Siamo Signa" a sostegno di Fossi di Serena Nesti, già consigliere comunale ed attualmente nella segreteria di Nardella, porterebbe in quella direzione. Scenari nuovi che sottintendono nuovi equilibri con orizzonti che potrebbero anche andare oltre quello comunale, con al centro il Sindaco uscente dimostratosi negli ultimi mesi un ottimo mediatore che si è garantito le simpatie del partito e, da valutarsi, della cittadinanza.

Tardiva e contraddittoria, la posizione assunta dal capogruppo di LeU in consiglio comunale, Valentina Quattrone. Di poco più di un anno fa la sua uscita dal PD con la formazione di un gruppo a parte, pur rimanendo in maggioranza e continuando quindi a condividere le scelte della giunta Cristianini. Mai durante la consiliatura, si è avuto sentore di una sua presa di posizione contraria a quella della maggioranza, neppure quando per chiare motivazioni politiche e con una non tanto velata arroganza, il sindaco epurò Sara Ambra; neppure in quel caso la Quattrone ebbe moti da solidarietà da donna di sinistra. Ecco che improvvisamente la settimana scorsa esce fuori con un comunicato stampa dove afferma di non sostenere più la maggioranza e di porsi all'opposizione tacciando di arroganza il PD; questo pochi giorni dopo che il suo partito, aveva garantito il suo appoggio a Fossi mediante la lista Progressisti per Signa. Immediata le replica di LeU che di fatto chiarisce che trattasi di un'iniziativa personale della Quattrone che va contro il pensiro espresso dalla maggioraza dei tesserati di LeU. Ad oggi nessuna comunicazione in merito alle auspicate dimissioni in situazioni del genere, ma la sempre crescente convinzione che alla base della scelta vi sia una posizione di rilievo (candidata Sindaco?) nella lista che si sta formando a sinistra di Fossi dalle ceneri di Rifondazione Comunista.

Il Movimento 5 stelle non è da meno e a sua volta chiude l'esperienza politica a Signa (almeno quella in consiglio) con i due maggiori esponenti che si contraddicono. Lo scorso 14 marzo Elena Celentano, responsabile del Meetup, esce con un comunicato stampa dove si dichiara: " il Movimento 5 Stelle non darà indicazioni di voto: siamo convinti che il cittadino sia assolutamente capace di decidere in perfetta autonomia senza bisogno di alcuna "spinta" verso quella o quell'altra lista" . E' di oggi 19 marzo, l'uscita di un post del capogruppo uscente Pietro Fauci che invece la "spinta" la da, chiara e forte, utilizzando il Movimento nella sua veste ufficiale e durante il voto di bilancio, il più politico che si abbia all'interno di un consiglio comunale, per sostenere la candidatura di Giampiero Fossi: "ieri sera in consiglio mi sono astenuto sulla votazione sul bilancio, ho voluto dare un segnale forte a sostegno di Giampiero Fossi, persona che stimo personalmente e che, in questo scenario politico che si sta delineando, sia anche la persona più competente per portare avanti obiettivi fondamentali x la nostra comunità e cercherò di sostenerlo in campagna elettorale". Il Partito Democratico ringrazia.

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