Fossi presenta la giunta.
Come sempre non ci abbiamo dato, ovvero non del tutto. I delicati equilibri che non consentono ai candidati di presentare la squadra prima delle elezioni, si sono fatti valere anche questa volta e quindi le sorprese non mancano; che siano positive o negative, sarà il tempo a dirlo.
Iniziamo dal Sindaco Giampiero Fossi. Nessuna sorpresa, continuerà a mantenere cultura e turismo, lasciando l'istruzione a favore del personale e della polizia municipale, come del resto aveva da subito anticipato. Un sindaco quindi più votato al lavoro interno al palazzo a stretto contatto con i collaboratori. Da subito dovrà fare i conti con il forte calo di personale che per raggiunti limiti di età e grazie alla quota 100, lascerà sempre più vuoti gli uffici. Lo sportello unico che già voleva Sara Ambra, sarà a nostro avviso una prima modifica organizzativa.
Marinella Fossi, rappresenta l'eccezione alla regola del cambiamento tanto sbandierata dal PD; in virtù di questo avevamo ipotizzato per lei la presidenza del consiglio, un ruolo comunque di visibilità e remunerato. Evidentemente si è ritenuto che nessuno come lei fosse in grado di gestire il bacino di voti dell'associazionismo; un vero peccato, perchè con la sua esperienza, se proprio si doveva fare uno strappo alla regola, sarebbe stato interessante vederla all'opera nel sociale, un assessorato indigesto e delicato che invece è stato assegnato proprio alla più giovane degli assessori: Chiara Giorgetti; a Chiara i più sentiti auguri nel difficilissimo compito riservatole. E' evidente che nella scelta di Fossi, si è tenuto conto anche della possibile affermazione nel 2020 di Giani alla guida della Regione Toscana e quindi meglio non contraddire le ambizioni dell'omonima assessore, la miglior referente di Giani a Signa.
Gabriele Scalini segue ormai la consolidata tradizione che vuole il segretario comunale del PD entrare in giunta senza prima passare dal vaglio elettorale. Suo il compito non facile di far tornare i conti comunali, ma anche quello di curare l'istruzione delle nuove generazioni.
Arriva alla giunta con cinque anni di ritardo l'ing. Andrea Di Natale, l'unico con Giampiero Fossi di area non renziana. Di Natale arriva in ritardo ma raddoppia, accorpando su di se sia l'urbanistica che i lavori pubblici, un tempo gli assessorati più ambiti; sparisce invece il pretestuoso assessorato alle "grandi opere" che Cristianini aveva inventato e tenuto per se, salvo poi naufragare nelle tante promesse e nei soli duecento metri di cantiere di via Arte della Paglia in direzione via del Metolo. Con Di Natale, si avrà sicuramente un assessorato meno teatrale e, speriamo, più fattivo. Certo non dipenderà solamente da lui, tuttavia certe scelte fatte anche dal suo mentore Pecile come la cancellazione della variante di Lecore, potrebbero essere riviste. Il suo stretto rapporto con l'Università di Pisa, probabilmente sarà fonte di iniziative che speriamo portino a soluzioni migliorative rispetto a quelle prospettate ad oggi.
Nella foto di gruppo pubblicata da Piana Notizie, si nota un Massimo Campigli nelle retrovie approssimarsi al'uscita; per lui avevamo prospettato un assessorato, a questo punto siamo certi che sua tornerà la presidenza del consiglio, salvo diverse soluzioni che non crediamo sarebbero digerite dall'interessato.
Chi proprio non appare in foto e nella stanza, è l'ex assessore e vice sindaco Adriano Paoli che più volte negli anni ha dimostrato di avere bene in pugno il partito nella frazione di San Mauro. Non so quanto abbia gradito l'eccezione fatta per la collega Fossi, fatto sta che sicuramente avrà bussato alla porta del Sindaco e vedremo se per lui ci sarà, come due decenni fa, una poltrona presso una partecipata.
Per Domenico Zaccaria, continuiamo a prospettare la direzione del gruppo consiliare PD.
Lo Zibaldone di Signa, come sempre fra il serio e il faceto.
Iniziamo dal Sindaco Giampiero Fossi. Nessuna sorpresa, continuerà a mantenere cultura e turismo, lasciando l'istruzione a favore del personale e della polizia municipale, come del resto aveva da subito anticipato. Un sindaco quindi più votato al lavoro interno al palazzo a stretto contatto con i collaboratori. Da subito dovrà fare i conti con il forte calo di personale che per raggiunti limiti di età e grazie alla quota 100, lascerà sempre più vuoti gli uffici. Lo sportello unico che già voleva Sara Ambra, sarà a nostro avviso una prima modifica organizzativa.
Marinella Fossi, rappresenta l'eccezione alla regola del cambiamento tanto sbandierata dal PD; in virtù di questo avevamo ipotizzato per lei la presidenza del consiglio, un ruolo comunque di visibilità e remunerato. Evidentemente si è ritenuto che nessuno come lei fosse in grado di gestire il bacino di voti dell'associazionismo; un vero peccato, perchè con la sua esperienza, se proprio si doveva fare uno strappo alla regola, sarebbe stato interessante vederla all'opera nel sociale, un assessorato indigesto e delicato che invece è stato assegnato proprio alla più giovane degli assessori: Chiara Giorgetti; a Chiara i più sentiti auguri nel difficilissimo compito riservatole. E' evidente che nella scelta di Fossi, si è tenuto conto anche della possibile affermazione nel 2020 di Giani alla guida della Regione Toscana e quindi meglio non contraddire le ambizioni dell'omonima assessore, la miglior referente di Giani a Signa.
Gabriele Scalini segue ormai la consolidata tradizione che vuole il segretario comunale del PD entrare in giunta senza prima passare dal vaglio elettorale. Suo il compito non facile di far tornare i conti comunali, ma anche quello di curare l'istruzione delle nuove generazioni.
Arriva alla giunta con cinque anni di ritardo l'ing. Andrea Di Natale, l'unico con Giampiero Fossi di area non renziana. Di Natale arriva in ritardo ma raddoppia, accorpando su di se sia l'urbanistica che i lavori pubblici, un tempo gli assessorati più ambiti; sparisce invece il pretestuoso assessorato alle "grandi opere" che Cristianini aveva inventato e tenuto per se, salvo poi naufragare nelle tante promesse e nei soli duecento metri di cantiere di via Arte della Paglia in direzione via del Metolo. Con Di Natale, si avrà sicuramente un assessorato meno teatrale e, speriamo, più fattivo. Certo non dipenderà solamente da lui, tuttavia certe scelte fatte anche dal suo mentore Pecile come la cancellazione della variante di Lecore, potrebbero essere riviste. Il suo stretto rapporto con l'Università di Pisa, probabilmente sarà fonte di iniziative che speriamo portino a soluzioni migliorative rispetto a quelle prospettate ad oggi.
Nella foto di gruppo pubblicata da Piana Notizie, si nota un Massimo Campigli nelle retrovie approssimarsi al'uscita; per lui avevamo prospettato un assessorato, a questo punto siamo certi che sua tornerà la presidenza del consiglio, salvo diverse soluzioni che non crediamo sarebbero digerite dall'interessato.
Chi proprio non appare in foto e nella stanza, è l'ex assessore e vice sindaco Adriano Paoli che più volte negli anni ha dimostrato di avere bene in pugno il partito nella frazione di San Mauro. Non so quanto abbia gradito l'eccezione fatta per la collega Fossi, fatto sta che sicuramente avrà bussato alla porta del Sindaco e vedremo se per lui ci sarà, come due decenni fa, una poltrona presso una partecipata.
Per Domenico Zaccaria, continuiamo a prospettare la direzione del gruppo consiliare PD.
Lo Zibaldone di Signa, come sempre fra il serio e il faceto.
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