Fossi trionfa, la sinistra affonda (salvo sorprese!)


Sembra assurdo, ma proprio la sconfitta alle primarie di Sara Ambra, ha spostato il PD di Signa nell’area renziana facendo sparire, per la prima volta dal 1948, la sinistra dal consiglio comunale di Signa. Con Fossi, il Partito Comunista a Signa è diventato un ricordo.

Aver sfiorato la vittoria al primo turno, rappresenta per il neo Sindaco un successo personale, ma anche organizzativo, per la grande mole di persone che si sono riunite intorno alla sua candidatura, persone che sono andate a riempire quattro contenitori presentati prima ancora che fossero pieni. Solo la figura di Fossi poteva tenere vivo a Signa un PD  lacerato da lotte interne e rancori personali. Nella sua lunga militanza politica, ha sempre goduto del rispetto di tutti, avversari politici compresi.
Il ballottaggio non ha detto niente di nuovo e di diverso; ognuno si è tenuto i suoi confermando così anche il declino politico di chi avrebbe voluto poter millantare in minima parte meriti di una vittoria che parte da lontano e che rappresenta a Signa il passaggio di consegne fra Bambagioni e Giorgetti.

L’elemento più significativo di queste amministrative, è tuttavia la citata scomparsa dal panorama politico locale della sinistra che per la prima volta non sarà presente in consiglio comunale. La scelta di LeU di aderire al progetto di Fossi e quindi il distacco da Rifondazione che invece ha optato per la corsa in autonomia con Valentina Quattrone, ha determinato un risultato che tiene fuori dal consiglio comunale sia Progressisti per Signa che Sinistra per Signa; solamente un apparentamento dell’ultimo momento, avrebbe consentito alla Quattrone di entrare in consiglio comunale, ipotesi mai considerata per ovvi motivi. 
L’assenza dal consiglio comunale della componente di sinistra della coalizione, forse darà più tranquillità anche a Fossi, che si trova adesso a gestire un partito che nell’era Zingaretti, si mette invece nelle mani del renziano Giorgetti, effetto di una “sterzata” dell’ultimo momento. Non crediamo tuttavia che siano del tutto risarcite le cicatrici che si crearono per l’elezione del segretario comunale del PD, e neppure quelle precedenti per l’alternarsi alla presidenza del Consiglio. E’ evidente che questa volta i Renziani o “giorgettiani” chiederanno di più, ad iniziare proprio da Chiara Giorgetti, che essendo alla seconda consiliatura e forte delle tante preferenze ottenute, potra ambire a ragione, al ruolo di vice-sindaco. Nel gioco del toto assessori, sembrerebbe scontata la presenza proprio di Massimo Campigli, presidente del consiglio uscente e personaggio di lungo corso. Meno probabile la nomina di Giampaolo Lucarini, che potrebbe comunque sostituire Marinella Fossi che dal canto suo ha confermato di essere leader di preferenze a Signa e di potersi guadagnare di diritto il ruolo di Presidente del Consiglio che comunque vestirà per la prima seduta in qualità di consigliere anziano. Al di là degli incarichi, queste amministrative hanno confermato come il PD a San Mauro sia saldamente nelle mani del Vicesindaco uscente Adriano Paoli, che ha piazzato in consiglio comunale entrambi i suoi candidati, Cintolesi e Nuti,  ovviamente in area Giorgetti e con Nuti proveniente dall'area di centrodestra delle scorse amministrative (Rinasce Signa). Domenico Zaccaria si riconferma in consiglio comunale e, qualora Fossi opti per un assessore esterno, suo potrebbe essere il ruolo di capogruppo. Così facendo, rientrerebbe al suo secondo ripescaggio anche Andrea Marretti, mentre Daniele Boscolo e Viola Valguarnera, andrebbero ad affiancare l’altra new entry, Ballerini Dino, che ha svolto un ottimo lavoro soprattutto nel tenere sotto controllo la pagina FB “Abitanti di Signa” evidentemente creata dal PD già in previsione elettorale, così come la pagina “Sei di Signa Se”, questa invece moderata dal citato Andrea Marretti. Si tratta di “furbizie” particolari di cui il centrodestra dovrà far tesoro per il futuro. Si conferma ancora una volta la Binella quale “regina” di Lecore, mentre nell’ultima lista civica della coalizione di Fossi, primeggia a sorpresa Marcello Quaresima,il finanziere per anni aderente al progetto di “Signa Tricolore” salvo poi passare sulla sponda opposta poco più di un mese prima delle elezioni. Non sappiamo quanto sia opportuno il doppio ruolo di consigliere comunale e di agente di Polizia Giudiziaria, dal momento che di questa qualifica il neo consigliere non potrà spogliarsi durante lo svolgimento dell’incarico elettivo; peccato che non abbia mai trattato la tributaria, poichè Signa ha bisogno di un ottimo assessore al bilancio e quale migliore garanzia sarebbe stata quella di un assessore  che i bilanci li controlla di professione? (modifica del 11/06/2019 ore 7.00)

Ignota la destinazione dell'ormai ex sindaco Critianini, che in molti danno in una partecipata, non escludendo tuttavia del tutto il suo inserimento nello staff di Fossi: figura troppo ingombrante? Sara Ambra potrebbe rappresentare un rientro inatteso dopo tre mesi di silenzio, tuttavia l'esperienza maturata anche in ambito ANCI, l'avvicinamento in area Giorgetti, l'essere stata immolata al sacrificio la scorsa consiliatura e l'avere inserito in programma elementi che erano propri dell'attività in corso dell'ex vice sindaco, non rende il ritorno di Sara Ambra un'ipotesi eccessivamente remota.
Quella di Quaresima, unita al trasmigrare lo scorso 26 maggio di un terzo dei voti dall’area di destra a quella di sinistra,  rappresentano un’esperienza che dovrebbe far riflettere non poco chi usa appellativi poco lusinghieri nei confronti di coloro che esprimono idee politiche diverse dalle loro; domani, potrebbero condividerne le sorti. Sicuramente si rende necessaria una riflessione per i dirigenti locali di Lega e Fratelli d’Italia, prendendo atto che c’è troppo divario fra il consenso dei loro leader nazionali e quello delle realtà locali: il voto di lista è consolidato solo se unito ad una preferenza, altrimenti resta un elemento volubile pronto a vagare per altri lidi. Quanto accaduto fra europee  e comunali lo scorso 26 maggio e l'esperienza del M5* ne sono esempi lampanti.

All’opposizione siederà invece Matteo Mannelli, dopo aver lasciato da poco il ruolo di vice capogruppo del partito di maggioranza.
Indiscussa affermazione personale per l’ex capogruppo di Forza Italia Gianni Vinattieri che, lasciato il centrodestra per porsi alla corte di Bambagioni e Poggiali (l'ex assessore presente ad ogni manifestazione di UPS), ha fatto il pieno di preferenze. L’affermazione personale è costata però al partito di Berlusconi la fuoriuscita dal consiglio comunle, dopo aver rappresentato per dieci anni il fulcro dell’opposizione. Spetterà infatti alla Lega con De Franco, Morelli e Scala, rappresentare il centrodestra a Signa e le premesse non sono tranquillizzanti per il neo Sindaco.
Dopo le ambiguità vissute in queste elezioni, il coordinatore provinciale degli azzurri, Paolo Giovannini, è chiamato quindi a fare chiarezza su quale sia la posizione di Forza Italia a Signa, mentre non ci sono dubbi sul fatto che Fratelli d’Italia, pur fuori dal consiglio comunale, dopo aver vissuto con Colzi ed altri una campagna elettorale in simbiosi con i leghisti, siederà ai tavoli preconsiliari con De Franco.
Per concludere due parole su Giorgio Pippucci. La sua partecipazione a queste amministrative, rappresenta la vittoria della democrazia, la dimostrazione che a livello locale si può fare politica anche senza partiti. Giorgio è partito per ultimo, con una squadra priva della minima esperienza e senza soldi per poter pubblicizzare immagine e programma. Dove altri hanno speso migliaia di euro in noleggi, affitti e filmati, Giorgio ha risposto con manifesti autoprodotti e raffiguranti una vita dedicata al suo paese. La sua è stata una campagna elettorale basata principalmente sull’ambiente, unico con proposte che ricalcavano quella che era la volontà espressa dai cittadini nel recente processo partecipativo. Nonostante la mancanza di fondi e la poca tecnologia a sua disposizione, buono il consenso, ma non sufficiente al suo ingresso in consiglio comunale. A questo punto, proprio con Pippucci, ci aspettiamo il tanto auspicato cambiamento sbandierato in campagna elettorale da Fossi; ci aspettiamo che i Renai tornino ad ospitare la Canottieri Le Signe.

P.S (11/06/2019 ore 00.25) quando si parla di passaggio di consegne fra Bambagioni e Giorgetti, non si intende essere soggiogati da chicchessia, ma solamente avere un diverso riferimento politico in un ambito pìù esteso rispetto a quello comunale. Le foto, le dichiarazioni ed i risultati elettorali dicono questo.
(11/06/2019 ore 20.00) sembra ci sia la possibilità del ripescaggio della Quattrone in danno del terzo di UPS Di Bella)

A tutti i componenti del consiglio comunale e di quella che sarà la nuova giunta, i migliori auguri di buon lavoro 
Lo Zibaldone di Signa, fra il serio e il faceto
(Foto estrapolata da internet)



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