La maggioranza vota NO ad accertamenti sulla gestione dei cimiteri!
Non sappiamo quale termine utilizzare per descrivere l'esito del consiglio straordinario di ieri, chiesto dalle opposizioni per parlare del degrado e della gestione dei cimiteri comunali.
A fronte di un'opposizione preparata e coesa, forte della realtà dei fatti e con documenti alla mano, una maggioranza impreparata, che arranca e naufraga nell'inconsistenza della propria arroganza.
Nessun dibattito; gli interventi di Vinattieri prima e De Franco poi, sono stati talmente puntuali e precisi che non hanno fornito spazio a repliche. Al macello il giovane assessore Di Natale che, con tono dismesso, non si è sottratto alle critiche ma non ha fornito risposte. Chiamato in causa da De Franco il Sindaco e con lui il tracollo di una maggioranza chiusa in se stessa.
Ma andiamo con ordine.
Inizia Vinattieri che narra dettagliatamente l'evolversi della situazione negli ultimi 15 anni, quando le opere pubbliche a Signa hanno vissuto incidenti di percorso ed aumenti di costo inaccettabili; i cimiteri non fanno eccezione ed ecco quindi che per la sola progettazione dell'ampliamento di quello di San Miniato, servono sei anni e 150 mila euro. Poi la scelta di esternalizzare il servizio di gestione dei cimiteri comunali, con un bando di gara che viene definito "ridicolo" nella voce dove si chiede al concessionario di destinare solamente 2500 euro all'anno, per la manutenzione straordinaria. Tuttavia questo è solo l'inizio, dove Vinattieri narra tutta una serie di impegni economici presenti e futuri, assunti con il concessionario del servizio. Vinattieri continua con dovizia d'informazioni e supera il limite temporale spettante ai consiglieri nella loro esposizione, ma il richiamo del presidente del consiglio Campigli non ha effetto; troppe le incongruenze della concessione, troppe le inadempienze da narrare, per arrivare a descrivere una serie di condizioni di rischio in cui verte soprattutto il cimitero di San Mauro. L'attenzione nella sala gremita è massima, ma Vinattieri deve ancora terminare: in caso di inadempienza da parte della ditta concessionaria, è prevista la risoluzione del contratto di concessione, peccato che…… la ditta per contratto può succedere a se stessa!
Chi pensa che il quadro descritto da Vinattieri sia disastroso, non ha fatto i conti con De Franco che prende la parola. La sua è una vera e propria arringa con al centro la "Cimiteri di Signa", società concessionaria che in questi anni di gestione a fronte di un ricavo di 1 milione 300 mila euro, ha investito solamente 70 mila euro, una vera e propria speculazione a danno dei defunti. L''avvocato cambia passo ed alza i toni. Forte di una copiosa documentazione della camera di commercio, l'argomento da politico diventa giuridico e l'aula consiliare si trasforma in aula di giustizia; De Franco che di professione è penalista e quindi difende, questa volta assume la figura del pubblico ministero; i giurati in aula ascoltano il crescendo dei toni, in un processo che vede latitare la difesa, tanto sono gravi i capi d'imputazione, tanto sono circostanziate le accuse. "Sig. Sindaco, accusa De Franco, forse abbiamo perso la cognizione del ruolo che noi svolgiamo" ed ecco che richiama Fossi agli obblighi dell'art. 51 del regolamento di polizia mortuaria, Per De Franco, l'Amministrazione ha l'obbligo di legge di addivenire alla risoluzione della
concessione e conseguente incameramento della cauzione fino alla richiesta dei danni subiti. A parere di De Franco vi sono i presupposti per quanto previsto e punito dall'art. 355 CP nei confronti della Cimiteri di Signa, oltre al fatto che la conformazione della società renderebbe indispensabile il sub-appalto, operazione questa illegale per la normativa sugli appalti. Secondo il capogruppo della Lega, l'omessa trasmissione degli atti testé narrati, alla Procura della Repubblica, potrebbe rappresentare per i pubblici ufficiali quali sono i consiglieri comunali, un reato. Per De Franco, non vi sono margini per trattare una diversa concessione: occorre la risoluzione del contratto!
Il capogruppo della Lega termina poi il suo intervento indicando la Carta dei Servizi Cimiteriali che nel caso come in trattazione, prevede da parte dei cittadini un rimborso, causa l'inadempimento della società di gestione.
L'arduo compito di rispondere viene lasciato all'assessore Di Natale. L'ingegnere è in difficoltà, le accuse sono dettagliate e le risposte latitanti; a distanza di anni, ad oggi non esiste neppure un progetto di massima per intervenire in maniera strutturale sul cimitero di San Mauro. Ipotesi, solo ipotesi, oltretutto avanzate da quel concessionario che l'opposizione vorrebbe liquidare. Per quanto riguarda poi le accuse di De Franco, l'assessore riferisce di "non conoscere le carte" e quindi non è in grado di rispondere.
E' Luca Scala ad entrare nel merito di quei provvedimenti di primo intervento che sono necessari da subito, almeno per limitare il degrado ed i pericoli di quello che è a tutti gli effetti un cantiere aperto, mentre l'altro consigliere della Lega, Antonio Morelli, esibisce ai consiglieri foto che evidenziano lo stato dei luoghi; la squadra c'è e coinvolge anche il coordinatore comunale di FdI Marco Colzi che, presente in sala, sicuramente non è estraneo ai documenti brandeggiati da De Franco.
Il Sindaco Fossi riconosce il degrado ma non si assume responsabilità: il cimitero fu costruito male negli anni 70 e l'esternalizzazione del servizio è frutto della politica di blocco delle assunzioni volute dai governi di centrodestra. Quest'ultima affermazione trova subito la replica di Vinattieri che ricorda come solo il centrosinistra abbia esternalizzato nella storia d'Italia.
Inizialmente ironico e per questo ancor più pungente, l'intervento di Mannelli di UPS che, riconoscendo le sue responsabilità per il periodo di appartenenza in maggioranza, invita i consiglieri dall'altra parte della sala a prendere atto degli errori ed operare di proposito. Ringrazia per l'intervento l'assessore, ma non ne condivide i contenuti, troppo vuoti e generici.
Evidentemente scosso dalle parole di De Franco, l'unico consigliere di maggioranza a prendere la parola è un timido Marcello Quaresima, agente di polizia giudiziaria h24 e quindi, tenuto ad informare nel più breve tempo possibile l'Autorità Giudiziaria in merito ai reati a procedibilità d'Ufficio di cui è venuto a conoscenza. Anche lui come l'assessore, riferisce di non aver visto le carte, senza specificare se è sua intenzione vederle.
E' il momento di votare la mozione che vorrebbe l'accertamento di eventuali inadempimenti e violazioni della carta dei servizi da parte del concessionario; la maggioranza, compatta e silenziosa, vota NO, non vuole fare nessuna verifica!
Applauso ironico da parte del pubblico.
Le commemorazioni a San Mauro si faranno in un cantiere, poi chissà.
A fronte di un'opposizione preparata e coesa, forte della realtà dei fatti e con documenti alla mano, una maggioranza impreparata, che arranca e naufraga nell'inconsistenza della propria arroganza.
Nessun dibattito; gli interventi di Vinattieri prima e De Franco poi, sono stati talmente puntuali e precisi che non hanno fornito spazio a repliche. Al macello il giovane assessore Di Natale che, con tono dismesso, non si è sottratto alle critiche ma non ha fornito risposte. Chiamato in causa da De Franco il Sindaco e con lui il tracollo di una maggioranza chiusa in se stessa.
Ma andiamo con ordine.
Inizia Vinattieri che narra dettagliatamente l'evolversi della situazione negli ultimi 15 anni, quando le opere pubbliche a Signa hanno vissuto incidenti di percorso ed aumenti di costo inaccettabili; i cimiteri non fanno eccezione ed ecco quindi che per la sola progettazione dell'ampliamento di quello di San Miniato, servono sei anni e 150 mila euro. Poi la scelta di esternalizzare il servizio di gestione dei cimiteri comunali, con un bando di gara che viene definito "ridicolo" nella voce dove si chiede al concessionario di destinare solamente 2500 euro all'anno, per la manutenzione straordinaria. Tuttavia questo è solo l'inizio, dove Vinattieri narra tutta una serie di impegni economici presenti e futuri, assunti con il concessionario del servizio. Vinattieri continua con dovizia d'informazioni e supera il limite temporale spettante ai consiglieri nella loro esposizione, ma il richiamo del presidente del consiglio Campigli non ha effetto; troppe le incongruenze della concessione, troppe le inadempienze da narrare, per arrivare a descrivere una serie di condizioni di rischio in cui verte soprattutto il cimitero di San Mauro. L'attenzione nella sala gremita è massima, ma Vinattieri deve ancora terminare: in caso di inadempienza da parte della ditta concessionaria, è prevista la risoluzione del contratto di concessione, peccato che…… la ditta per contratto può succedere a se stessa!
Chi pensa che il quadro descritto da Vinattieri sia disastroso, non ha fatto i conti con De Franco che prende la parola. La sua è una vera e propria arringa con al centro la "Cimiteri di Signa", società concessionaria che in questi anni di gestione a fronte di un ricavo di 1 milione 300 mila euro, ha investito solamente 70 mila euro, una vera e propria speculazione a danno dei defunti. L''avvocato cambia passo ed alza i toni. Forte di una copiosa documentazione della camera di commercio, l'argomento da politico diventa giuridico e l'aula consiliare si trasforma in aula di giustizia; De Franco che di professione è penalista e quindi difende, questa volta assume la figura del pubblico ministero; i giurati in aula ascoltano il crescendo dei toni, in un processo che vede latitare la difesa, tanto sono gravi i capi d'imputazione, tanto sono circostanziate le accuse. "Sig. Sindaco, accusa De Franco, forse abbiamo perso la cognizione del ruolo che noi svolgiamo" ed ecco che richiama Fossi agli obblighi dell'art. 51 del regolamento di polizia mortuaria, Per De Franco, l'Amministrazione ha l'obbligo di legge di addivenire alla risoluzione della
concessione e conseguente incameramento della cauzione fino alla richiesta dei danni subiti. A parere di De Franco vi sono i presupposti per quanto previsto e punito dall'art. 355 CP nei confronti della Cimiteri di Signa, oltre al fatto che la conformazione della società renderebbe indispensabile il sub-appalto, operazione questa illegale per la normativa sugli appalti. Secondo il capogruppo della Lega, l'omessa trasmissione degli atti testé narrati, alla Procura della Repubblica, potrebbe rappresentare per i pubblici ufficiali quali sono i consiglieri comunali, un reato. Per De Franco, non vi sono margini per trattare una diversa concessione: occorre la risoluzione del contratto!
Il capogruppo della Lega termina poi il suo intervento indicando la Carta dei Servizi Cimiteriali che nel caso come in trattazione, prevede da parte dei cittadini un rimborso, causa l'inadempimento della società di gestione.
L'arduo compito di rispondere viene lasciato all'assessore Di Natale. L'ingegnere è in difficoltà, le accuse sono dettagliate e le risposte latitanti; a distanza di anni, ad oggi non esiste neppure un progetto di massima per intervenire in maniera strutturale sul cimitero di San Mauro. Ipotesi, solo ipotesi, oltretutto avanzate da quel concessionario che l'opposizione vorrebbe liquidare. Per quanto riguarda poi le accuse di De Franco, l'assessore riferisce di "non conoscere le carte" e quindi non è in grado di rispondere.
E' Luca Scala ad entrare nel merito di quei provvedimenti di primo intervento che sono necessari da subito, almeno per limitare il degrado ed i pericoli di quello che è a tutti gli effetti un cantiere aperto, mentre l'altro consigliere della Lega, Antonio Morelli, esibisce ai consiglieri foto che evidenziano lo stato dei luoghi; la squadra c'è e coinvolge anche il coordinatore comunale di FdI Marco Colzi che, presente in sala, sicuramente non è estraneo ai documenti brandeggiati da De Franco.
Il Sindaco Fossi riconosce il degrado ma non si assume responsabilità: il cimitero fu costruito male negli anni 70 e l'esternalizzazione del servizio è frutto della politica di blocco delle assunzioni volute dai governi di centrodestra. Quest'ultima affermazione trova subito la replica di Vinattieri che ricorda come solo il centrosinistra abbia esternalizzato nella storia d'Italia.
Inizialmente ironico e per questo ancor più pungente, l'intervento di Mannelli di UPS che, riconoscendo le sue responsabilità per il periodo di appartenenza in maggioranza, invita i consiglieri dall'altra parte della sala a prendere atto degli errori ed operare di proposito. Ringrazia per l'intervento l'assessore, ma non ne condivide i contenuti, troppo vuoti e generici.
Evidentemente scosso dalle parole di De Franco, l'unico consigliere di maggioranza a prendere la parola è un timido Marcello Quaresima, agente di polizia giudiziaria h24 e quindi, tenuto ad informare nel più breve tempo possibile l'Autorità Giudiziaria in merito ai reati a procedibilità d'Ufficio di cui è venuto a conoscenza. Anche lui come l'assessore, riferisce di non aver visto le carte, senza specificare se è sua intenzione vederle.
E' il momento di votare la mozione che vorrebbe l'accertamento di eventuali inadempimenti e violazioni della carta dei servizi da parte del concessionario; la maggioranza, compatta e silenziosa, vota NO, non vuole fare nessuna verifica!
Applauso ironico da parte del pubblico.
Le commemorazioni a San Mauro si faranno in un cantiere, poi chissà.
Non ci sono parole , purtroppo non ce verso di mandagli a casa, avevano l'opportunità di farlo, ma i Signesi come al solito
RispondiEliminasprecano il suo voto.