SIGNA TRICOLORE dice basta alle assunzioni senza concorso negli enti pubblici!




13 aprile 2018, in un’assemble dei sindaci che avevano presentato il ricorso al TAR contro le modifiche ed il potenziamento dell’Aeroporto di Peretola,
 andò giù duro Alberto Cristianini. “Ci hanno additato di essere come talebani - disse Cristianini - non siamo contro lo svilupo economico". Quindi il “talebano” Cristianini in prima fila contro l’aeroporto.
Sappiamo tutti come al termine del mandato l'ex sindaco cambiò improvvisamente posizione e non solo ritirò il ricorso al TAR, ma "cedette" un'area non indifferente del territorio di Signa per compensare l'area verde di Peretola che doveva essere "sacrificata" all'aeroporto. Contemporaneamente si vaneggiò di un improponibile nuovo ponte nei renai del quale in due anni non abbiamo più notizie o quasi. 

Probabilmente in quei giorni, con quelle firme, si disegnavano il futuro del Sindaco e del Governatore della Toscana. ed aveva buon motivo Cristianini a festeggiare salendo sui banchi del consiglio comunale, come a "calpestare" la sacralità di un luogo e di un incarico. 
La storia dirà chi ha ragione! disse all'epoca il Sindaco, ma la storia per adesso assomiglia più ad uno scambio di favori fra  amministratori, che ad una programmazione lungimirante del territorio.
Ricorriamo comunque la storia del nostro ex Sindaco, già ex assessore ed ancor prima ex consigliere, una storia che narra dei fallimenti del PD a Signa.
Partendo dalla sua entrata in giunta in qualità di assessore, dobbiamo giungere addirittura al lontano 1999; Sindaco era Bambagioni e Cristianini era Assessore ai Lavori Pubblici. Fu un anno importante, poiché Bambagioni riuscì a far approvare il progetto per il recupero dell'area dei Renai, ma proprio in quell'anno, la conferenza dei servizi approvava anche il nuovo tratto ferroviario che da Lastra attraversava l'Arno per finire nei Renai a Signa. Non vi è memoria di battaglie di Cristianini, che ricordiamo assessore ai Lavori Pubblici, per abbinare al viadotto della ferrovia, quello su gomma!
Nel frattempo l'allora ministro Matteoli e la Regione Toscana stanziano i primi milioni di euro per la messa in sicurezza idraulica dell'intera piana fiorentina: la cassa d'espansione dei Renai. Si apre un contezioso fra Comune di Signa e Regione Toscana che vede il proseguo delle escavazioni in contrasto con la cassa d'espansione. Il comune di Signa si accolla l'onere della progettazione. Siamo nel 2004,ma il comune latita e risulta inadempiente; nel 2011 la Procura della Repubblica apre un fascicolo e la Regione Toscana commissaria il Comune. Nel frattempo Cristianini non è più assessore ma Sindaco. Il commissario regionale in due anni fa quello che non era riuscito a fare il comune in dieci anni ma è tardi, nel 2014 cede l'argine del Canale delle Acque Basse per danni stimati in oltre due milioni di euro; il Sindaco Cristianini avrà nel frattempo creato l'Assessorato alle Grandi Opere di cui detiene la delega.; un assessorato che non annovererà nessuna opera nell'arco del mandato. In compenso, il 17 novembre del 2019 si rompe nuovamente l'argine fra i Renai ed il Canale; da poco Fossi ha ereditato l'onere delle opere incompiute, fra le quali non di poca importanza la situazione di degrado del cimitero di San Mauro, degrado che non ha eguali a memoria; in questa situazione l'unica cosa che si muove è un'ordinanza che va a colpire il noto artista "Moscerino", dopo che l'amministrazione Cristianini gli aveva reso l'onore della presenza con l'effige su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale. Dalle stelle alle stalle si direbbe.
E' sempre durante i mandati di Cristianini che si vivranno i fallimenti della Bretella e della Bretellina, fallimenti sulla viabilità di cui la politica non si accollerà mai responsabilità alcuna, come accaduto per l'attuale tratto di via Arte della Paglia da via Gramsci alle Bertesche, strada che l'ex Sindaco in un caldo consiglio comunale del 2010 si era impegnato a far concludere alle ditte che si erano accollate l'onere del lavoro con annessi e connessi. A dieci anni di distanza il costo è andato totalmente a carico della collettività con una soluzione ad oggi parziale e sulla cui congruità, avrà modo di esprimersi la magistratura al primo incidente di rilievo.
L'assessore alle Grandi Opere, nonché Sindaco, non ha lasciato la sola eredità del cimitero di San Mauro, ma anche uno stadio in precarie condizioni dopo una ristrutturazione che non ha seguito i più elementari criteri di sostenibilità di carichi; altri soldi pubblici da impegnare in errori del recente passato.
Nella precarietà delle opere pubbliche rimaste sospese, vi è una certezza che l'ex sindaco e la sua maggioranza vollero regalarci; una concessione trentennale  alla Progetto Renai srl per l'uso di un'area di 150.000. mq ad oggi non utilizzata interna ai Renai, per quello che ben si configura essere un Acquapark, uno dei più grandi d'Italia; una concessione che partirà dal termine delle escavazioni e quindi un impegno sottoscritto con largo anticipo, come ad evitare che amministrazioni future potessero preferire altro o altri interlocutori, un affare per decine di milioni di euro che andrà ad incidere nel bene o nel male nella vivibilità futura del nostro territorio.
Che dire, se politicamente si poteva pretendere di più e meglio, per le assunzioni consentite dall'art. 90 del Testo Unico Enti Locali, siamo di fronte a schiaffi dati a quel 19% di giovani disoccupati che si mettono in fila in quei concorsi super affollati, a giro per lo stivale, magari accettando anche incarichi a centinaia di km da casa dove lo stipendio fa pari con l'affitto e le altre spese correnti; un investimento che i pochi vincitori si trovano a dover affrontare pur di investire per proprio futuro.  Cosa penseranno questi giovani, nel vedere che la politica si beffa di loro e del loro diritto al lavoro? 
Da Signa Tricolore una netta condanna ad ogni assunzione fatta utilizzando l'art. 90 del TUEL oggi e in futuro, rivendicando nei pubblici uffici il diritto/dovere della meritocrazia.

Per Signa Tricolore
Alberto Danese
Alessandro Mori  












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