Lega e UPS incalzano la maggioranza fra le ire dei cittadini di Lecore e le perplessità su bandi e concessioni

In una sala consiliare che accoglie amministratori e pubblico con la disposizione delle bandiere non rispettosa del  cerimoniale che vorrebbe la bandiera nazionale al posto d'onore, ovvero a destra, si delinea l'impostazione dell'opposizione, un'opposizione coesa che si è "spartita" i compiti: più di carattere quotidiano quelli di UPS, più di carattere giuridico quelli del centrodestra guidato da De Franco.
Ecco quindi che nell'ultimo consiglio comunale, UPS riporta all'ordine del giorno argomenti di quotidiano interesse, anche già trattati e mai risolti, come "il collettamento degli scarichi fognari di Lecore"  di cui abbiamo già parlato più volte su questo blog (vedi Lecore e le fogne ), la chiusura dell'attività denominata "Baraonda" in via G. Rossa, il sovrappopolamento dei piccioni e l'inquinamento biologico che ne deriva (più volte è apparsa sui social questa problematica), i lavori  in via di Castello.
Come dicevamo, di diverso indirizzo gli interventi del centrodestra che vanno alla ricerca del rispetto delle norme e, conseguentemente, alla gestione del denaro pubblico. Ecco quindi che la Lega interroga il Sindaco in merito alle procedure negoziate per il servizio trasporti pasti ed ai bandi per la selezione di due figure di Qualità e Servizi; dopo oltre un decennio si torna poi a parlare del piano attuativo di recupero delle cave dei Renai, dove si chiede quali siano ad oggi i quantitativi di escavazione e commercializzazione degli inerti, elementi che devono rispettare i dispositivi di legge  che consentirono nel 2000 la ripresa degli scavi.
La tarda ora e l'inconveniente dell'elettricità che per alcuni minuti lascia al buio la sala consiliare, non consente di trattare le mozioni, rinviate a futura data. Ma andiamo nei particolari.
Spetta a De Franco iniziare la lunga serie di interrogazioni; oggetto il servizio di trasporto pasti alle scuole, le varie gare d'appalto e la successiva gestione a parere del consigliere in forte criticità con il bando e con il codice degli appalti. Sempre sulla gestione di Qualità e Servizi, che ricordiamo è una partecipata di vari comuni della Piana, fra i quali Signa, la seconda interrogazione della Lega. Questa volta l'attenzione è rivolta a due bandi di concorso per figure apicali, che nel giro di pochi mesi hanno visto partecipare e vincere la stessa persona, per ruoli con stesse mansioni ma con stipendi quasi raddoppiati. L'interrogazione in questo caso, riguardava anche la convenienza di due concorsi che per la partecipata secondo De Franco, avevano comportato solamente un aggravio di spese per svolgere un ruolo simile.
In entrambi i casi risponde l'assessore Scalini premettendo che era sua intenzione rivolgersi al "consigliere" De Franco e non all'"avvocato", trattandosi quella di un'aula consiliare. Premesso questo, Scalini risponde che tutto è stato fatto con la massima trasparenza ed i bandi pubblicizzati; il compito dei comuni è individuare gli obiettivi, per eventuali responsabilità penali, risponde davanti all'autorità giudiziaria la società e non i comuni. Per la seconda interrogazione,  Scalini invita a guardare non alla singola spesa ma al bilancio complessivo, in crescita costante negli ultimi anni, quindi, se da una parte è aumentata la spesa per l'assunzione di nuove figure con compiti di responsabilità, le entrate sono aumentate ed il bilancio in attivo.
La terza interrogazione della Lega è esposta dal consigliere Luca Scala ed è inerente alle escavazioni e a frasi preoccupanti riportate nel precedente collaudo, quando il tecnico incaricato aveva evidenziato elementi di "libertà" nel comportamento della società concessionaria nell'effettuare i lavori ed un controllo pressoché assente da parte del comune; in pratica si legge:
“ .. la gestione della convenzione è stata effettuata in maniera abbastanza disinvolta sia da parte del Comune, sia da parte della Progetto Renai srl”;
Le opere, peraltro, da un punto di vista tecnico, dovevano essere tutte eseguite nel rigoroso rispetto delle indicazioni fornite dalle Norme Tecniche Attuative e sotto la superiore e costante sorveglianza dell’Ufficio Tecnico Comunale. In concreto, si evidenza una maggiore libertà di azione della ditta concessionaria e della direzione lavori rispetto a quanto previsto dalla normativa relativa alle opere pubbliche, sia nelle modalità di esecuzione dell’opera, sia nella quantità di opere da realizzare, sia, infine, nella determinazione dei prezzi unitari”.
“L’atto di convenzione fra Comune e Progetto Renai Srl prevede che ogni autorizzazione edilizia doveva essere accompagnata da un computo metrico estimativo dei lavori da eseguire, in modo tale da definire preventivamente le spese da scomputarsi a favore della Progetto Renai. Questa prescrizione autorizzativa non è stata rispettata dalla Progetto Renai Srl nella richiesta delle singole autorizzazioni edilizie, né il suo rispetto è mai stato richiesto da parte dell’Amministrazione comunale.”

L'interrogazione quindi chiede che si riferisca in merito allo scavato secondo l'ultima rendicontazione, a quanto ammontano ad oggi le opere di riqualificazione e se l'amministrazione si è attivata affinché le "anomalie" emerse durante il collaudo del 2011 non si ripetano.
Questa volta la risposta spetta all'assessore Di Natale che tuttavia usa dati vecchi (riqualificazione in riferimento al collaudo del 2011 ed escavazioni secondo quanto previsto dalla nuova concessione e non secondo dati oggettivi forniti dalla società nella prevista rendicontazione biennale), mentre non risponde in merito a provvedimenti adottati affinché l'attività di controllo avvenga come previsto dalla concessione. E' evidente che il consiglio comunale dovrà tornare ad interessarsi dell'argomento troppo importante per essere archiviato con una non risposta.
UPS introduce le sue interrogazioni con il nuovo consigliere Di Bella e l'interrogazione non è da poco: riguarda la problematica del sovrappopolamento dei piccioni e dell'inevitabile inquinamento biologico che ne deriva. Risponde sempre Di Natale e l'intervento non raccoglie certo il consenso dei tanti cittadini lecoresi presenti e che avevano presentato una sottoscrizione di 117 firme sull'argomento: è pronta un'ordinanza che imporrà ai proprietari certe disposizioni, pena sanzioni pecuniarie. E' evidente che lo spostare l'onere verso i cittadini, non poteva che creare reazioni accese; i cittadini chiedono un intervento dell'amministrazione comunale e questa risponde che sono loro a doversi far carico del problema ed anzi, minacciano sanzioni. I social si infiammano.
Tecnico invece l'intervento di Mannelli in merito ai lavori in via di Castello. Il consigliere cita una relazione tecnica dove si contestano le misure della strada come rifatta; in particolare né la carreggiata, ne i marciapiedi e li stalli di sosta, soddisfano i criteri previsti dal regolamento di attuazione del CdS e chiede se era stato previsto il parere della Polizia Municipale. La risposta ancora una volta a Di Natale che, affermando che i lavori non sono terminati e quindi ancora da collaudare, contesta il riferimento ai limiti dettati dal CdS, che riguardano le nuove strade e non il rifacimento delle vecchie residenziali, dove, per ovvi motivi, c'è un invito a rispettarle ma non un obbligo. La Polizia Municipale, aveva dato parere positivo al progetto.  Con un po' di ironia, l'ing. Di Natale inviterebbe poi a riportare la prossima volta sul documento, anche il nome del tecnico che ha fatto la relazione, "perché ci metta la faccia" ed il pensiero in aula va al presidente di UPS. L'impegno dell'amministrazione è comunque per una eventuale verifica.
Di Lecore si parla anche nella successiva interrogazione di UPS esposta da Vinattieri ed ha per oggetto il collettamento del sistema fognario. Il Capogruppo chiede se il progetto sia già attuativo e per quando si prevede l'inizio dei lavori. Di Natale risponde rassicurando in questo caso i cittadini di Lecore, il progetto è esecutivo, entro la fine del 2019 affidamento lavori il cui inizio e fine sono previsti per il 2020.
Chiude la serie di interrogazioni il consigliere Di Bella che chiede notizie sul futuro del chiostro denominato Baraonda, lasciato in stato di abbandono. E' questa volta Fossi a rispondere e a rassicurare sul fatto che c'è tutto l'interesse dell'amministrazione affinché l'attività riprenda.
Scorrono senza grandi intoppi i punti riguardanti il settore 3) Programmazione del territorio, salvo che quando si tratta di votare i tre membri della commissione per il paesaggio. Vinattieri quasi in sordina, chiede quali siano i motivi che hanno portato i gruppi di maggioranza a scegliere i tre candidati finali. " Facendo seguito e recependo i consigli e le valutazioni che sono state fatte dall'ufficio tecnico" questa è l'infelice risposta che Viola Valguarnera, capogruppo del PD, fornisce all'assemblea, una risposta che denota tutta la sua inesperienza e che infiamma gli animi. Il primo a rispondere è Luca Scala della Lega che riporta i criteri di scelta e le parole proferite in commissione dal responsabile del settore 3; Scala è sarcastico quanto deciso nel suo intervento, una condanna alla quale si associa poi Vinattieri che richiama i consiglieri di maggioranza alla necessaria responsabilità su una scelta che è esclusivamente politica e non può in nessun modo, far assumere responsabilità alcuna al personale degli uffici. In difesa della sua capogruppo, interviene l'anziano consigliere Zaccaria, ma il suo intervento non fa che alzare il tono della discussione con lo stesso Vinattieri che, a nome dell'opposizione congiunta, esprime una diversa candidatura, affermando che non necessariamente si debba scegliere chi ha già maturato decenni in commissione, ma che sarebbe un bel segnale se almeno uno dei tre membri della commissione fosse un giovane dal cv eccezionale ma privo, in quanto giovane, di esperienze di commissione. Prende la parola il Sindaco che esprime parole di elogio sulla candidatura avanzata dalle opposizioni, una giovane che lui conosce personalmente e sa che trattasi di un tecnico di grandi qualità e preparazione, ma ormai la maggioranza ha fatto le sue scelte e la votazione a scrutinio segreto, che prevede un massimo di due preferenze a consigliere, dimostrerà come il plotoncino di maggioranza abbia ben studiato e si sia spartito a meraviglia i voti sufficienti per far nominare i tre prescelti dal PD.
Si chiude qui la serata con un doveroso plauso al consigliere Quaresima che da tempo si distingue per essere l'unico a non fare uso di bottigliette di plastica ma di una borraccia. Ci auguriamo che dopo aver fornito le borracce agli alunni che frequentano le scuole di Signa, anche la politica faccia la sua parte, abolendo l'acqua in bottiglie di plastica dai distributori e dotando ogni edificio pubblico di fontanelli; altrimenti, in alternativa, si faccia uso dell'acqua della cannella, come già 15 anni fa faceva l'indimenticato Olivaldo Ricci che all'epoca si era dotato di una brocca.










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