Lo stadio a Signa, utopia o disperazione?

La notizia della disponibilità di Giampiero Fossi di dedicare un appezzamento di terreno del comune di Signa per il nuovo stadio viola, ha destato più ironia che critiche o assensi. Quella del Sindaco di Signa è apparsa più una proposta da ultima spiaggia che una seria opportunità, dal momento poi che per la prima volta, una grande opera sarebbe stata individuata al di fuori dell'Area Nobel, ma non a caso diciamo noi.
Il Sindaco, dopo un preambolo inclusivo citando l'interesse di tutta l'area metropolitana, punta non su un'area poco antropizzata e di facile intervento, ma "di quella porzione di territorio che è l'estremo lembo signese a ridosso della stazione ferroviaria di San Donnino". Ovviamente, sempre con fare inclusivo, è sottinteso che l'area dovrebbe interessare anche il vicino comune di Campi Bisenzio.
Perché pensare ad uno stadio proprio dove risulta più difficile edificare, in un'area di cava dove solo imprese abituate ad interventi in aree lacustri sarebbero in grado di fornire le idonee garanzie per uno stadio e delle infrastrutture che, sia pure "green", necessitano della dovuta stabilità?  Fossi, motiva la sua decisione con la presenza della ferrovia, della costruenda passerella e della progettata tranvia. E la mobilità su gomma? Il famoso nuovo ponte di Signa che dovrebbe terminare in via Arte della Paglia? Come potrebbe tale nuova viabilità collegarsi con il nuovo stadio? Mediante 32 arcate sui Renai?
No. Il ritardo nel fornire una risposta sulla sua fattibilità, il diniego al nuovo aeroporto che ha visto sfumare i 4.000.000 di euro  di Toscana Aeroporti, il mancato stanziamento di soldi da parte degli enti attuatori (Regione e Città Metropolitana), hanno probabilmente spento le speranze di un nuovo ponte appena a monte dell'attuale. Tuttavia un nuovo attraversamento del fiume è necessario, ed ecco che torniamo alla nostra ipotesi: dove un nuovo ponte se non a metà strada fra i due esistenti? Guarda caso, proprio in prossimità dell'area individuata da Fossi per il nuovo stadio; guarda caso, proprio dove Cristianini un anno fa ebbe da indicarlo in un'intervista su La Nazione, ovvero in prossimità del parcheggio scambiatore della tranvia linea 4, previsto in via Lombardia alle Piagge.
Certo, poco importa poi se lo stadio fosse fatto in riva destra d'Arno o, più facilmente, in riva sinistra, in quel di San Colombano, proprio dove ci sono uscita superstrada ed autostrada, il ponte sarebbe sempre li, fra Badia e le Piagge, dove è più logico, ma dove parrebbe di dare uno schiaffo a Signa. Allora, perché non sognarlo insieme al nuovo stadio?







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