Amministrative Signa 2024- Sarà la MEMORIA a dirci chi ha vinto mentre è chiaro chi ha consentito a Fossi di vincere.
Ha vinto Fossi, di poco, pochissimo, ma ha vinto; ha vinto il sistema ormai collaudato del PD con le sue sedi, i suoi circoli, contro l'impegno economico e mediatico portato avanti dal gruppo Catalano sotto la regia di Bambagioni.
Diciamo subito che è stata una bruttissima campagna elettorale, ricca di scorrettezze e povera di contenuti.
Ha iniziato il PD, stanziando 20.000 euro di soldi pubblici per pubblicizzare quanto fatto nei cinque anni di amministrazione Fossi. Non si è trattato di pubblicizzare il territorio ai fini turistici, assolutamente no, si sono usati i soldi dei cittadini per dire loro cosa si è fatto, ovviamente tralasciando di dire cosa non si è fatto o si vorrà fare in quei campi che risultano "scomodi". Da subito hanno risposto gli amministratori, evidentemente vicini a Catalano, del gruppo social più importante di Signa che hanno impedito di poter esporre le proprie idee a chi non si riconosceva nella coalizione voluta e creata da Bambagioni.
Se Fossi ha vinto, hanno perso Catalano e De Franco, mentre non ha perso Draghi. Catalano ha perso perché intorno a lei era stata creata un'organizzazione enorme, perché sicuramente fra vele, aperitivi e gelati, è stato ingente anche l'impegno economico investito, perché aveva l'appoggio del centrodestra e della più importante lista civica locale, ha perso perché era giunta fino all'uso di minori in un video, salvo poi procedere immediatamente alla rimozione. Ha perso De Franco, poiché nonostante il 6,68% dopo una candidatura decisa a soli due mesi dalle elezioni, non ha raggiunto l'obiettivo di entrare in consiglio comunale; De Franco può vantare invece la coerenza di non essersi "venduto" a chi voleva un consiglio comunale pervaso dal PD e dai suoi affiliati e derivati; con la bocciatura di De Franco l'elettorato signese si è "castrato" dell'unica voce libera e competente, due caratteristiche difficili da trovare insieme. Non ha perso Draghi che, pur non entrando in consiglio comunale, ha giganteggiato nei confronti dei due ex leader del suo partito esodati in "A Sinistra per Signa", con il triplo di consensi nonostante gli scarsi mezzi di cui il leader di Rifondazione disponeva.
Ha perso il sistema elettorale, che vede fuori dal consiglio comunale un candidato come Marcello Quaresima con 116 preferenze, mentre ospiterà un consigliere che di preferenze ne ha solo 19; ha perso l'elettorato di destra che si dimostra poco propenso a... approfondire e che vota l'involucro senza guardare al contenuto, dove la sommatoria di preferenze dei 32 candidati di Fratelli d'Italia e Lega risulta pari alle sole preferenze di Gianni Vinattieri della civica UPS, denotando quanto sono lontani quei partiti dal mondo reale.
CHI HA FAVORITO LA VITTORIA DI FOSSI
A proposito degli esodati di "A Sinistra per Signa", chi ha "investito" e creduto nella coalizione costruita contro Fossi dovrebbe farsi una domanda: valevano i 121 voti degli esodati da Rifondazione, i 178 voti di "Signa Al Centro" e le misere 29 preferenze del capolista di "Prima Signa", i voti di De Franco e di Signa Libera? Se vi fate questa domanda, capirete forse che non è De Franco che ha favorito Fossi, ma chi ha impedito a De Franco di poter concludere quel processo di formazione di un gruppo coeso e cooperante che portasse dai cinque anni di collaborazione in consiglio comunale sui banchi dell'opposizione fra Vinattieri e lo stesso De Franco, ad una coalizione in grado di porsi alla guida di Signa: la vera, logica alternativa al PD! Non c'era la necessità di inventarsi una candidata Sindaco esterna, non c'era la necessità di "rastrellare" di tutto e di più andando a disorientare l'elettorato, un elettorato ormai stanco del PD ma che non ha trovato nell'alternativa proposta, la certezza di una vera alternativa. Verrebbe quindi da dire che Bambagioni non è solo riuscito ad escludere De Franco, l'unica voce libera e quindi scomoda, da quel consiglio comunale che si troverà nei prossimi cinque anni a prendere decisioni importanti, forse le più importanti dal dopoguerra, Bambagioni con il suo "minestrone" ha fatto si che fosse impedito al centrodestra di porsi quale alternativa al PD!
SOLO LA MEMORIA DIRA' CHI HA VINTOFossi non ha sottoscritto nessun impegno riguardante Renai e Ponte; il discorso Nobel è agli albori. Spetterà adesso a Fossi, giunto al suo ultimo mandato, uomo che non vive grazie alla politica ma che ha sempre avuto la politica nel cuore, politico di lungo corso ma senza nessun'altra ambizione se non quella di essere ricordato quale un ottimo Sindaco della sua Signa, spetterà a Fossi dire chi ha veramente vinto, spetterà a Fossi ed alla sua squadra cambiare rotta e dimostrare che di De Franco in consiglio comunale non ci sarà bisogno e che il tentativo fatto da taluno di ambire ad una "Signa che vorrei" tale e quale quella che è stata da Bambagioni ad oggi, una Signa che negli anni ha perso i più essenziali servizi, una Signa che non è rimasta al passo dei comuni limitrofi, che vede le sue frazioni isolate, che ha le tasse locali più elevate della Piana ed il valore degli immobili più basso, non è la Signa che vogliamo, noi vogliamo una Signa che sia semplicemente più "giusta" e con una qualità della vita migliore; per fare questo dovrà staccarsi dal cordone ombelicale che lega ancora il suo PD alle scelte che furono del suo predecessore e fare si che Signa, prima che altri, possa veramente godere delle sue ricchezze.
Sarà la memoria a dirci chi ha vinto e Fossi lo sa, lui che tanto ha amato l'assessorato alla memoria, sa che sarà ricordato per le sue decisioni e questo mi da fiducia.
Buon lavoro Sindaco.
(foto estrapolate da internet)
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