Con il Coronavirus si rinnovano anche le istituzioni: al via il consiglio in diretta streaming





                                                    Meglio tardi che mai, narra un proverbio, ed ecco che la pandemia spinge anche le ultime amministrazioni ad adeguarsi alla tecnologia che ormai da tempo consente di poter assistere comodamente da casa propria al dibattito consiliare.
Ricordo ancora il 2 luglio 2010, quando mi fu vietato di effettuare le riprese del consiglio comunale, un consiglio comunale dove si decideva l'evoluzione urbanistica. Due mesi dopo, il 27 settembre 2010, il Partito Democratico bocciò la mia mozione che altro non chiedeva se non quanto stabilito dall'art. 9 del D.L. 82/2005 che vuole favorire la partecipazione dei cittadini anche residenti all'estero, all'esercizio dei diritti politici sia individuali che collettivi. Non era un dovere favorire la visione del dibattito consiliare? Le dirette streaming ormai erano diffuse in ogni angolo d'Italia, dovunque al mondo si evolvevano le videoconferenze, internet era uno degli obiettivi da sviluppare da parte di tutte le amministrazioni, ad esclusione di quella di Signa, almeno fino ad oggi ovvero, fino alla necessità del Sindaco di comunicare con i cittadini con un metodo più contemporaneo rispetto al megafono. Dalla diretta streaming su Facebook del Sindaco alla diretta del consiglio comunale, il passo è breve ed obbligato; ecco quindi che giovedì 14 maggio alle ore 17.30 si svolgerà il primo consiglio comunale in diretta streaming sul canale Youtube Comune di Signa, canale che al momento non abbiamo trovato e di cui non siamo quindi in grado di fornire l'URL. 
Per la prima volta, grazie alle necessità imposte dalla pandemia che vuole il distanziamento sociale, senza doversi spostare da casa, senza inquinare ed arrecare disagio per le soste, potremo assistere al dibattito politico che detta le linee amministrative della nostra comunità. Valuteremo l'operato dei nostri eletti, la loro partecipazione al dibattito, la validità delle proposte ed i criteri delle risposte,  perché il consiglio comunale, come ebbe modo di affermare il Sindaco all'indomani della bocciatura della mozione che voleva l'istituzione della commissione di garanzia, è il luogo della vita amministrativa dove le idee si confrontano. Tardi ma ci siamo arrivati, con la speranza che i cittadini sappiano far proprio ciò che oltre ad un diritto rappresenta anche un dovere: la loro partecipazione. 

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