Finalmente lo sfratto a CasaPound!

Era inevitabile, in odore di campagna elettorale, in una fase in cui la crisi economica andrà a colpire gli "ultimi", quando sta per scadere il termine che vieta i licenziamenti, quando i piccoli imprenditori stanno prendendo coscienza che a breve dovranno pagare quelle tasse che non erano abolite ma solo rinviate, la sinistra fucsia italiana che cosa s'inventa per portare l'attenzione su altro? Ovvio, lo sgombero dei locale di via Napoleone III, occupati abusivamente da CasaPound ormai nel lontano 2003, locali che oltre ad ospitare la sede del movimento, rappresentano il tetto per 18 famiglie che, vogliamo specificare, essere italiane. oltre che evidentemente in difficoltà. Poco importa se a Roma vi sono altre 23 realtà che nell'elenco stilato dalla Prefettura un anno fa, risulterebbero essere con maggior criticità igienico/sanitaria, dove le attività illecite hanno fatto si che nel citato elenco risultassero avere una urgenza superiore a quella di via Napoleone III, è l'anpi che lo vuole in nome dell'antifascismo, come se nelle intercettazioni telefoniche in attualità non vi fosse niente di fascismo, come se nelle esternazioni di questi giorni fatte dai più illustri magistrati italiani antimafia, non emergesse niente di antidemocratico! Ahi popolo gregge! 
Bene, dopo questa premessa, ritengo che un eventuale sgombero di CasaPound rappresenti comunque un atto di giustizia, dal momento che l'occupazione è abusiva. Si tratta di un'occasione, l'ennesima, in cui il gruppo dirigente del movimento non più partito, potrà dimostrare che non ha bisogno, come non ha mai avuto bisogno, di soldi e locali pubblici, ma che CasaPound, vive in maniera autonoma senza gravare, con le sue 100 sedi nazionali, sulle spalle degli italiani, a differenza di altri che, dopo aver sperperato i rubli sovietici a suo tempo elargiti non certo nell'interesse della democrazia, si trovano oggi ad occupare con le loro sedi, locali pagati da soci che non sono i tesserati del partito, ma i soci di associazioni culturali che ufficialmente niente dovrebbero avere di politico. 
Detto questo, sono convinto e mi auguro che CasaPound lasci l'immobile senza incidenti, poichè l'interesse del potere che governa non è altro che quello di distogliere l'attenzione dalle indagini che riguardano la collusione fra il PD e certa magistratura, l'attenzione sulla cassa integrazione che non arriva, sull'economia che purtroppo non riuscirà a riprendere, sui tanti piccoli imprenditori costretti a chiudere le loro attività: no, CasaPound vive di vita propria, di volontariato, altri sono i parassiti dello Stato; che i quadri dirigenti non cedano alle tentazioni del potere, un potere ormai in affanno e soffocato da incompetenza e malaffare. 
Quanto sono lontani De Gasperi e Don Sturzo e tutti coloro che credevano in un futuro in democrazia!.

(nella foto i ragazzi di CasaPound Firenze domenica scorsa in piazza S. Croce)

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