Passerella Signa/Lastra e barriere architettoniche


Troppo spesso parliamo di via Roma per le sole problematiche inerenti il traffico veicolare, tralasciando quelle che riguardano i pedoni e la possibilità di questi di muoversi liberamente e in tutta sicurezza. La situazione poi peggiora se ci spostiamo nella zona della Costa, dove da anni, periodicamente, viene posta all'attenzione la problematica della passerella sull'Arno con tutta quella serie di ostacoli ed impedimenti che non consentono all'utente in età avanzata, portatori di handicap o semplici mamme con neonati al seguito, di usufruirne, tanto che ancora oggi nel XXI secolo l'Arno, rappresenta una barriera insormontabile.

La necessità per gli abitanti del rione La Costa di recarsi a Ponte a Signa, si è fatta poi maggiormente sentire col passare del tempo, per la progressiva chiusura dei pubblici esercizi precedentemente esistenti in gran numero nel rione; l’area compresa fra il sottopasso ferroviario ed il fiume Arno, infatti già da prima dell’attuale crisi e per cause riconducibili esclusivamente alla tremenda viabilità ivi insistente, ha visto chiudere quei negozi indispensabili alla vita quotidiana: dal piccolo supermercato, alla mesticheria, al negozio di abbigliamento a quello di elettrodomestici, oltre alla pizzeria ed al punto ACI. Fortunatamente sono ancora presenti in zona farmacia e studi medici ed uno storico negozio che rappresenta nel suo genere una nicchia.

Ma da cosa sono rappresentate queste barriere architettoniche?

Per prima cosa non esiste una rampa accessibile ai portatori di handicap o a giovani genitori e nonni con al seguito bambini in carrozzina che quindi fisicamente si trovano di fronte ad una barriera insuperabile. Infatti i pedoni da lato Signa, accedono alla passerella ed al ponte esclusivamente mediante scalinate. Chi tentasse di usufruire della carreggiata viaria, si troverebbe costretto a condividere la carreggiata stessa con i veicoli a motore per la mancanza di un marciapiede che invece risulta presente sul lato Lastra a Signa. Come ben sappiamo, i collegamenti esterni dovrebbero essere scevri da scalini, avere una larghezza minima di cm 120 ed una pendenza auspicabile del 8% fino al massimo del 12%: nessuno di questi parametri è esistente nell’affrontare da Signa l’attraversamento del fiume Arno e pensare che ….. la norma è in vigore dal 1989.

Tuttavia anche chi è normodotato ed in grado di deambulare senza necessità di ausili tecnici, trova grosse difficoltà nell’affrontare le rampe di scale, entrambe estremamente ripide e sconnesse, soprattutto quelle della passerella.


La situazione è ben nota all’amministrazione comunale per i richiami fatti ormai da oltre un decennio da parte di cittadini e forze politiche ma, nonostante se ne faccia menzione nei vari programmi elettorali e nei programmi amministrativi che ad ogni inizio consiliatura sono votati dalla maggioranza, non risulta che esista ad oggi un progetto per l’adeguamento alle norme di legge, ma soprattutto del buon senso e della buona gestione. L'intervento è stato ora inserito nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2021-2023, vedremo se rientrerà fra le opere che vedranno una fine o se sarà destinata ad ulteriore rinvio.

Alberto Danese

Alessandro Mori

Roberto Parretti

                                                                                           

  

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