Polizia Municipale e sicurezza: chiariamo quali sono le funzioni


Quotidianamente politici o cittadini, chiedono l'intervento del sindaco e della Polizia Municipale per la salvaguardia della sicurezza, intesa come microcriminalità non di rado abbinata allo spaccio; gli stessi operatori di P.M. si adoperano in tal senso talvolta con spirito d'iniziativa, una iniziativa che non sempre trova tuttavia il consenso delle Forze di Polizia, magari perché impegnate in una operazione di più largo raggio che non vuole intromissioni di interventi sporadici. Occorre quindi fare chiarezza una volta per tutte sul ruolo della Polizia Municipale premettendo che non è annoverata fra le Forze di Polizia come elencate nella legge 121 del 1 aprile 1981 e come ribadito dall'art.. 160 del Dlgs 112/98. 

Ad aiutarci, l'audizione dello scorso 4 marzo 2021 in commissione Affari Costituzionali, tenuta dal Prefetto Maria Teresa Sempreviva, Vice Direttore generale della Pubblica Sicurezza preposta all'attività di coordinamento delle Forze di Polizia. 

Il Prefetto, scusate ma preferisco declinare tale termine al maschile,  mette subito in chiaro i ruoli: la Sicurezza è materia ESCLUSIVA dello Stato che legifera in merito; lo dice l'art. 117 c. 2 della Costituzione. Infatti tutta la normativa anche recente in cui molti vedevano un decentramento dei compiti in materia di sicurezza in senso stretto, di fatto non decentrano niente se non in materia di Sicurezza Integrata. La sicurezza primaria resta campo esclusivo di Polizia di  Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria che dipendono funzionalmente a livello centrale dal Ministro dell'Interno e, localmente, dal Prefetto.

Il Decreto Legge 95/2012 all'art. 19 indica invece fra le funzioni fondamentali dei comuni l'attività di polizia amministrativa, dove sono ricomprese le attività di polizia edilizia e urbanistica, commercio, ambiente, polizia sanitaria e mortuaria. 

La Polizia Locale, solamente  in via AUSILIARIA e sotto il coordinamento delle Autorità Statali, può concorrere al conseguimento della "Sicurezza Primaria" come accaduto recentemente con l'art. 4 c. 9 del D.L. 19/2020 che, in via DEL TUTTO STRAORDINARIA ed in virtù proprio della citata competenza in ambito sanitario e commerciale della Polizia Locale, ha riconosciuto anche agli agenti e ufficiali della P.L. impiegati in tali servizi per il contrasto al diffondersi del Covid19, l'indennità di Ordine Pubblico. Queste forme di coordinamento sono previste da un'altra norma costituzionale, l'art. 118 c. 3.

E' proprio in attuazione di quanto previsto dal citato art. 118 della Costituzione, che si pone il Decreto Legge 20 febbraio 2017 n. 14 "Disposizioni Urgenti in materia di Sicurezza Urbana" che affronta il tema della Sicurezza Integrata ovvero: 

l'insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e Bolzano e dagli enti locali, nonché da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali. " 

Si sottolinea come il Decreto, all'articolo 2, ribadisce come le competenze esclusive in materia di sicurezza e ordine pubblico siano in capo allo Stato. L'articolo 4 si sofferma sul tema Sicurezza Urbana, che è l'ambito dove da più parti si chiede l'intervento del Sindaco e della Polizia Municipale, ma il citato articolo specifica campi diversi d'intervento, siano pure "integrati e coordinati fra di loro": 

"Ai fini del presente decreto, si intende per sicurezza urbana il
bene pubblico che  afferisce  alla  vivibilità  e  al  decoro  delle
città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione
e recupero delle aree o dei siti più degradati,  l'eliminazione  dei
fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della
criminalità, in particolare di tipo predatorio,  la  promozione  del
rispetto della legalità e l'affermazione di più elevati livelli  di
coesione   sociale    e    convivenza    civile,    cui    concorrono
prioritariamente,  anche  con  interventi  integrati,  lo  Stato,  le
Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali,
nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni." 

Si ribadisce quindi il concetto che anche in ambito di sicurezza urbana, ognuno interviene NEL RISPETTO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE E FUNZIONI.

La successiva "Direttiva Minniti" del 15/08/2017 affida alla Polizia Locale un ruolo preminente nell'espletamento di servizi di Polizia Stradale sulla viabilità urbana lungo l'arco delle 24 ore nelle aree metropolitane con sviluppo nei capoluoghi di provincia e, dove sia possibile in relazione al numero di agenti, in ogni municipalità e questo proprio per lasciare alle Forze di Polizia un più ampio spazio per il controllo del territorio.

Ad ulteriore conferma che ben diverse sono le funzioni dell'operatore di Polizia Locale rispetto alle altre FF.P. , vi è il diverso inquadramento giuridico e i diversi trattamenti pensionistici, economici e previdenziali che non riconoscono la pensione privilegiata per l'agente vittima di un evento invalidante a lavoro. Occorre inoltre ricordare che il governo Monti nel 2011, proprio perché non ricondotte fra le Forze di Polizia, aveva escluso le Polizie Locali dalla tutela dell'equo indennizzo, reintegrato poi dal DL 14/2017 che prevede un anticipo delle spese sostenute da parte dei comuni, che potranno poi richiedere il rimborso al Ministero dell'Interno. 

Quanto sopra si riferisce a funzioni e inquadramento giuridico delle Polizie Locali in Italia, diverso in Unione Europea, ma questo è un'altro discorso.....

                                                                                                    

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