TARI: pagare tutti per pagare meno.

 


In questi giorni gli avvisi di pagamento della Tassa sui rifiuti, con la quale ci assicuriamo il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento o recupero dei rifiuti urbani.

Sia UPS che Fratelli d'Italia, hanno ampiamente stigmatizzato la revisione al rialzo dell’equilibrio economico finanziario 2020, un aumento di costi che andrà a colpire duramente le famiglie e le attività produttive e che è riconducibile esclusivamente all'incapacità gestionale e programmatica di Alia e di ATO Toscana Centro,

E' importante ricordare che la TARI è stata istituita con Legge 27/12/2013 n. 147, ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati, con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali o le aree.

Ecco quindi che incroci informatizzati dei dati contenuti nei database delle entrate Comunali, che include i soggetti e gli oggetti di contribuzione, dati Catastali, dati della Anagrafe Comunale e dei dati delle Utenze Elettriche, dovrebbero portare con un semplice “clic” ad accertare chi paga e chi invece smaltisce sulle spalle del vicino di casa.

Abbiamo detto un semplice “clic”, se il tutto fosse gestito dall'ente pubblico, ovvero il Comune, ma come sappiamo è stata esternalizzata non solo la raccolta ma anche il pagamento della tassa dei rifiuti, così come di ogni altro tributo. Ecco quindi che il soggetto incaricato della riscossione e del conseguente controllo, nel nostro caso Alia, non può utilizzare il semplice “clic”, poiché non ha accesso alle banche dati. Se per esempio andiamo a vedere il Regolamento anagrafico della popolazione (D.P.R. 30-05-1989 n. 223) è chiaro che l'accesso ai dati dell'anagrafe è limitato al solo Sindaco ed ai suoi delegati con approvazione del Prefetto (art. 2). L'art. 37 ribadisce e specifica che solo con modalità particolari e ben definite, possono accedervi anche il personale incaricato dall'Autorità Giudiziaria e le Forze di Polizia.

Chiarito quanto sopra, si capisce come, in mancanza della volontà politica di tornare alla gestione diretta della riscossione, Signa Tricolore si auspica almeno che Alia fornisca gli elenchi dei contribuenti al Comune che a sua volta, con un progetto che veda impegnata la Polizia Municipale, personale dell'anagrafe od altro personale all'uopo delegato, o magari con assunzioni a tempo determinato o stage con personale qualificato dal punto di vista informatico, effettui il controllo collegando i tabulati di Alia con quelli dell'anagrafe e del catasto. 

Nel frattempo, non potendo chiedere ai cittadini di sostituirsi a chi questi compiti dovrebbe svolgerli istituzionalmente, si potrebbe porre in atto un sistema d'informazione “anonimo,” perché pagare tutti vuol dire pagare meno e chi denuncia non fa altro che salvaguardare i suoi interessi e quelli della collettività.

Alberto Danese                                Alessandro Mori                         Roberto Parretti




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