La FIORENTINA e l'inno viola
Tornando alla Fiorentina, alcune fonti darebbero come giorno di nascita il 26 agosto dello stesso anno ed entrambe le date vanno bene, poiché il 26 fu la data della riunione definitiva che sancì la fusione, mentre l'atto ufficiale fu firmato domenica 29 agosto. A dare vita all'Associazione Calcio Firenze, poi divenuta l'anno successivo AC Fiorentina, fu appunto la fusione fra la Palestra Ginnastica Fiorentina e il Club Sportivo Firenze, società del 1870 che si occupava anche di ciclismo ed altri sport e di cui Ridolfi era presidente. Si narra che marchese, divenuto presidente della nuova società, le rare volte in cui non era riconosciuto, amava mescolarsi fra il pubblico pagando il biglietto. I colori erano quelli di Firenze, ovvero il bianco e il rosso, mentre appariva per la prima volta sulla maglia il giglio rosso su campo argenteo. Le partite si giocheranno, fino alla nascita dello stadio Giovanni Berta, nel campo del Velodromo di via Bellini, stadio con capienza di 10 mila spettatori costruito nel 1922, sede delle partite interne della Fiorentina fino al 1930 e demolito poi negli anni 50 per dare vita allo sviluppo urbanistico attuale.
La prima partita della Fiorentina fu l'amichevole contro la Società Sportiva delle Signe e la gara vide i canarini primeggiare sui gigliati per 2-1. Le Signe, rappresentavano la fusione sportiva fra i comuni di Signa e Lastra a Signa, voluta dal gerarca locale Avvocato Sestini che a sua volta fece costruire nello stesso periodo lo stadio del Littorio alla foce del Bisenzio con l'Arno, attuale stadio del Bisenzio.
L'inno Viola nasce da una canzone del 22 novembre 1931 il cui testo originale va ascritto ad Enzo Marcacci, su una composizione musicale di Marco Vinicio; la canzone fu pubblicata per la prima volta dall'editore Marcello Manni che ne divenne proprietario dei diritti. L'inno è chiaramente ben inserito nel periodo storico; la prima strofa recita: "Garrisca al vento il labaro viola", con chiaro riferimento all'era romana tanto cara al fascismo, così come i ripetuti termini "ardito" "valore" "gloria" e "vittoria".
Da Wikipedia si rileva che I tifosi della Fiorentina, riuniti nell'"ordine del Marzocco", fecero stampare un volantino con il testo di questa canzone, distribuendolo al pubblico dello stadio per farlo cantare a tutti i tifosi. Dal 1931 la canzone divenne quindi l'inno della Fiorentina.
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