RIFIUTI, attenti alle utopie ideologiche
Il discorso non fa una piega, l'obiettivo condivisibile, ma...Di positivo c'è che si parte finalmente con il piano dei rifiuti, di positivo c'è che si accentui sulla necessità di ridurre la produzione di rifiuti, altrettanto positivo il fatto che si punti sull'aumento degli impianti per il trattamento dei rifiuti selezionati al momento desolatamente carenti in Toscana, ma rimane poi il nodo dello smaltimento di ciò che resta. Allo stato attuale, la soluzione termovalorizzazione è l'unica percorribile, in linea con i principi della cosiddetta economia circolare che, necessariamente, prevede il recupero di energia per la parte di materia non recuperabile come tale. Se anche riuscissimo nel raggiungere gli obiettivi indicati dall'Europa, come tratteremo infatti la parte di rifiuti che non potrà essere riciclata? Quindi, se tutti siamo concordi nella necessità che in futuro le lamette usa e getta vengano bandite o siano riciclabili e non come adesso dove sono costituite da metallo e plastica e quindi non sappiamo dove conferirle, se la politica regionale ha riconosciuto che è necessario implementare gli impianti specializzati nel trattamento del differenziato, si abbandonino una volta per tutte le utopie ideologie il cui costo ricade su cittadini e imprese.
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