RENAI: non è stata una disgrazia ma un'occasione
L'Ordinanza sindacale 166 del 25/11/2019 che altro non è se non lo sfratto di Moscerino, lo dice chiaramente: la disgrazia è stata sfiorata ma non c'è stata.
L'invasamento dell'area dei Renai di domenica 17 novembre (e non del 18 come scritto in Ordinanza), è stata l'occasione per emanare un'ordinanza che raggiunge tre obiettivi: 1) mette in sicurezza le persone ivi residenti, ed anche i tantissimi frequentatori "a vario titolo" del regno di Moscerino, un artista che nei renai aveva creato il nido d'amore, come si evince da questo filmato La casa di Moscerino nonché la sede della sua attività culturale/ricreativa condita da somministrazione di alimenti e bevande.
2) cerca di accelerare con evidenti e documentati "motivi di sicurezza", i tempi per l'inizio dei lavori della cassa d'espansione. 3) salva le istituzioni da una situazione d'imbarazzo incancrenita negli anni e adesso destinata, a causa degli espropri, a finire nelle aule dei tribunali amministrativi.
A questo punto, diremo che Fossi ha colto l'occasione che già avrebbe avuto Cristianini nel 2014 quando ci fu lo stesso evento e si gridò allarme! allarme! chiedendo però in quel caso ulteriori fondi (vedi post del 17 novembre us). Anche in quell'occasione di parlò di 10 milioni di mc di acqua che avevano invaso i Renai; anche in quell'occasione di chiedeva a forza la cassa d'espansione, ma nessun riferimento, nessuna foto, che ritraevano l'immobile dove risiede la famiglia di Moscerino, come se si volesse nascondere la sua presenza, una presenza allegra ma ormai "scomoda" sotto tutti gli aspetti.
E' ovvio che un'ordinanza contingibile ed urgente come quella odierna non azzera i tempi, rende solo le cose più semplici, ma le garanzie dei ricorsi permangono, salvo proposte. Un'ulteriore curiosità, è prendere atto che gli immobili sono su area di proprietà comunale e quindi, essi stessi, di proprietà/responsabilità comunale. Fosse mai che il Comune sia abusivo in casa sua! Nessuna stranezza, dal '96 al 2000, di tali situazioni chi scrive ne ha vissute a decine nella civilissima Firenze lungo il suo Arno già d'argento.
Andiamo adesso a vedere perché chi afferma che la Cassa d'Espansione è inutile, o è ignorante o mente sapendo di mentire. Lo facciamo riportando calcoli ufficiali.
Sia nel 2014 che la scorsa settimana, si è scritto che i Renai sono stati invasi da 10 milioni di mc di acqua, che sono poi defluiti nei giorni successivi solamente perché hanno eroso l'argine della Goricina (detta in quel punto anche Collettore di destra delle acque basse), con milioni di danni, disagi e, come visibile dalla foto sopra ancor più che nell'ordinanza, con gravi rischi alle persone; tutto questo è avvenuto senza che l'uomo potesse intervenire determinando tempi e modalità. Leggendo la Relazione allegata al progetto esecutivo , si comprende come la Cassa d'Espansione possa arrivare a sostenere un volume d'acqua fino a 14 milioni di mc, regimato dall'uomo; attualmente il volume ritenuto sostenibile è di 9 milioni di mc. Crediamo che questi numeri non necessitino di altre spiegazioni e richiamano comune e regione alle loro responsabilità presenti e passate.
A margine preme inoltre sottolineare come sui social siano emersi commenti ironici da parte di sostenitori dell'attuale maggioranza, relativamente alla recente mozione di UPS che proponeva un'area sosta camper nei Renai. Anche in questo caso siamo di fronte ad atteggiamenti che denotano se non malafede sicuramente scarsa conoscenza dell'argomento. L'area di sosta per camper, che nei Renai non potrebbe che essere stagionale, non regolamentata ma c'era già a Signa, nel 2012 e proprio li, lungo la Goricina dov'è franato l'argine 😪; fu tolta non per il pericolo, ma perché era stata invasa non dall'acqua ma dai Rom e, come si suol dire, fra il predicare accoglienza e integrazione ed il praticarla… c'è di mezzo se non il mare almeno la Goricina. Certo, quella era un'area di parcheggio, in quanto priva di ogni attrezzatura, ma l'area di sosta, per essere definita tale, necessita solamente di un pozzetto ed una cannella. Per il resto, i camper sono autoveicoli in grado di muoversi come tutte le autovetture che li sostano quotidianamente.
Quindi, ammesso che nel triste mese di novembre qualcuno avesse voglia di portarsi con il camper nei Renai, potrebbe farlo anche oggi e magari, potrebbe parcheggiare al fianco del portatore di handicap che proprio li, sullo stesso argine lungo la Goricina, ha addirittura degli spazi di sosta riservati. Utilizzando lo stesso ragionamento, dovremo parlare di istigazione all'eutanasia? Siamo seri, la proposta di UPS era un'altra cosa ed attende una controproposta seria.
L'invasamento dell'area dei Renai di domenica 17 novembre (e non del 18 come scritto in Ordinanza), è stata l'occasione per emanare un'ordinanza che raggiunge tre obiettivi: 1) mette in sicurezza le persone ivi residenti, ed anche i tantissimi frequentatori "a vario titolo" del regno di Moscerino, un artista che nei renai aveva creato il nido d'amore, come si evince da questo filmato La casa di Moscerino nonché la sede della sua attività culturale/ricreativa condita da somministrazione di alimenti e bevande.
2) cerca di accelerare con evidenti e documentati "motivi di sicurezza", i tempi per l'inizio dei lavori della cassa d'espansione. 3) salva le istituzioni da una situazione d'imbarazzo incancrenita negli anni e adesso destinata, a causa degli espropri, a finire nelle aule dei tribunali amministrativi.
A questo punto, diremo che Fossi ha colto l'occasione che già avrebbe avuto Cristianini nel 2014 quando ci fu lo stesso evento e si gridò allarme! allarme! chiedendo però in quel caso ulteriori fondi (vedi post del 17 novembre us). Anche in quell'occasione di parlò di 10 milioni di mc di acqua che avevano invaso i Renai; anche in quell'occasione di chiedeva a forza la cassa d'espansione, ma nessun riferimento, nessuna foto, che ritraevano l'immobile dove risiede la famiglia di Moscerino, come se si volesse nascondere la sua presenza, una presenza allegra ma ormai "scomoda" sotto tutti gli aspetti.
E' ovvio che un'ordinanza contingibile ed urgente come quella odierna non azzera i tempi, rende solo le cose più semplici, ma le garanzie dei ricorsi permangono, salvo proposte. Un'ulteriore curiosità, è prendere atto che gli immobili sono su area di proprietà comunale e quindi, essi stessi, di proprietà/responsabilità comunale. Fosse mai che il Comune sia abusivo in casa sua! Nessuna stranezza, dal '96 al 2000, di tali situazioni chi scrive ne ha vissute a decine nella civilissima Firenze lungo il suo Arno già d'argento.
Andiamo adesso a vedere perché chi afferma che la Cassa d'Espansione è inutile, o è ignorante o mente sapendo di mentire. Lo facciamo riportando calcoli ufficiali.
Sia nel 2014 che la scorsa settimana, si è scritto che i Renai sono stati invasi da 10 milioni di mc di acqua, che sono poi defluiti nei giorni successivi solamente perché hanno eroso l'argine della Goricina (detta in quel punto anche Collettore di destra delle acque basse), con milioni di danni, disagi e, come visibile dalla foto sopra ancor più che nell'ordinanza, con gravi rischi alle persone; tutto questo è avvenuto senza che l'uomo potesse intervenire determinando tempi e modalità. Leggendo la Relazione allegata al progetto esecutivo , si comprende come la Cassa d'Espansione possa arrivare a sostenere un volume d'acqua fino a 14 milioni di mc, regimato dall'uomo; attualmente il volume ritenuto sostenibile è di 9 milioni di mc. Crediamo che questi numeri non necessitino di altre spiegazioni e richiamano comune e regione alle loro responsabilità presenti e passate.
A margine preme inoltre sottolineare come sui social siano emersi commenti ironici da parte di sostenitori dell'attuale maggioranza, relativamente alla recente mozione di UPS che proponeva un'area sosta camper nei Renai. Anche in questo caso siamo di fronte ad atteggiamenti che denotano se non malafede sicuramente scarsa conoscenza dell'argomento. L'area di sosta per camper, che nei Renai non potrebbe che essere stagionale, non regolamentata ma c'era già a Signa, nel 2012 e proprio li, lungo la Goricina dov'è franato l'argine 😪; fu tolta non per il pericolo, ma perché era stata invasa non dall'acqua ma dai Rom e, come si suol dire, fra il predicare accoglienza e integrazione ed il praticarla… c'è di mezzo se non il mare almeno la Goricina. Certo, quella era un'area di parcheggio, in quanto priva di ogni attrezzatura, ma l'area di sosta, per essere definita tale, necessita solamente di un pozzetto ed una cannella. Per il resto, i camper sono autoveicoli in grado di muoversi come tutte le autovetture che li sostano quotidianamente.
Quindi, ammesso che nel triste mese di novembre qualcuno avesse voglia di portarsi con il camper nei Renai, potrebbe farlo anche oggi e magari, potrebbe parcheggiare al fianco del portatore di handicap che proprio li, sullo stesso argine lungo la Goricina, ha addirittura degli spazi di sosta riservati. Utilizzando lo stesso ragionamento, dovremo parlare di istigazione all'eutanasia? Siamo seri, la proposta di UPS era un'altra cosa ed attende una controproposta seria.
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