Nuovo PONTE DI SIGNA e Dibattito Pubblico Regionale: "la Toscana ha nel DNA la partecipazione popolare".

 

Questo è quanto emerso durante l'incontro tenutosi a Firenze esattamente un mese fa fra Toscana, Emilia e Puglia con tema: "Le sfide della parteciipazione pubblica in Italia" 
Il nuovo ponte fra Signa e Lastra avrà un interesse regionale consentendo, come doveva essere per la Bretella Autostradale, di creare una via più diretta ai veicoli in transito dall'interporto di Livorno, alla zona industriare dell'area pratese. Pur essendo allo stato attuale l'investimento previsto in 48 milioni di euro, ovvero al di sotto dell'obbligatorietà prevista dalla L.R. 46/2013 per le sole opere superiori a 50 milioni, la regione, sollecitata dai due comuni maggiormente interessati, Signa e Lastra, avrebbe deciso di aprire il dibattito pubblico, consentito dalla stessa legge, qualora se ne senta la necessità anche per opere inferiori ma che hanno comunque  rilevanza per le comunità locali e regionali, sia in materia ambientale, che territoriale, paesaggistica, sociale ed economica. 

Grazie alla legge 46/2013, migliorativa della precedente del 2007, la Regione Toscana si è dotata di uno strumento innovativo per coinvolgere i cittadini in tutte le decisioni importanti ed in particolare, riconosce la partecipazione quale DIRITTO e DOVERE delle PERSONE, sostiene la cultura della responsabilità sociali, crea inclusione e coesione. Questi principi sono stati ulteriormente ribaditi nel documento stilato lo scorso novembre a Firenze dalle regioni Toscana, Puglia ed Emilia unite, si legge nel comunicato stampa, per diffondere la cultura della partecipazione. "La partecipazione - ha detto Giani - è un valore insito nel dna della Toscana. Opere pubbliche, pianificazioni strategiche in campo urbanistico, servizi pubblici, hanno bisogno di un processo partecipativo dei cittadini ed un coinvolgimento adeguato della popolazione". 

Ecco perché il dibattito popolare secondo i principi sopra esposti:


- Abbiamo detto che l'investimento previsto è di soli 48 milioni, ovvero non arriva alla soglia dei 50. Bravi, ma manca il resto della viabilità che dai Renai arriverà almeno all'indicatore (manca ancora tutto il tratto che "gira intorno" alle fabbriche di via delle Bertesche e da li all'indicatore), ma non solo, non abbiamo neppure inserito in progetto la rotatoria, pensiamo noi, per immettersi dai Renai in via Arte della Paglia. Il risultato di questi tagli porta allo stato attuale l'investimento a soli 48 milioni.

- Anche in assenza di obbligo, rimangono tutti gli elementi per attivare il dibattito pubblico, in particolare l'impatto con i parchi dei Renai e di Lastra, l'aumento del traffico e conseguentemente dell'inquinamento acustico e ambientale, l'impatto paesaggistico con la necessità di superare due fiumi e due ferrovie, una delle quali in sopraelevata.

- All'ultimo consiglio comunale, è stata inoltre confermata la programmazione di un acquapark di 130.000 mq nei Renai, che necessariamente dovrà prevedere un non indifferente nuovo afflusso di veicoli dall'area metropolitana di Firenze, Prato, Pistoia; è vero che ancora non vi è progetto, ma se vogliamo essere lungimiranti, dovremo inserire anche questa nuova opera fra le più grandi d'Italia, nel contesto generale della nuova viabilità. 

Ci sono tutti i presupposti di legge per il Dibattito Pubblico, ma se sopra abbiamo usato il condizionale ("avrebbe deciso"), è perché immaginiamo che Giani abbia detto ai Sindaci di Signa e Lastra, ansiosi per il futuro dei loro territori, che c'è un però: la legge stabilisce che il dibattito pubblico si svolga nelle fasi preliminari di elaborazione del progetto, quando le opzioni sono ancora aperte e comunque non oltre l'avvio della progettazione definitiva, ma noi, democratici della democratica Toscana, siamo stati talmente bravi da far rimanere il costo appena sotto la soglia che prevedeva l'obbligo e siamo stati talmente veloci che adesso ci troviamo in una fase troppo avanzata per aprire un dibattito pubblico. Poi, diciamocela tutta, non è che voi, cari Sindaci, abbiate insistito  più di tanto per farlo. Ma sia ben chiaro, ribadisco che la partecipazione popolare è un valore insito nel nostro dna, ditelo ai cittadini!

Lo Zibaldone di Signa, fra il serio e il faceto.

A.Mori

               


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