Nuovo ponte sull'Arno e la politica del buon padre di famiglia: Giani e Nardella, a voi la risposta.


Si accende in questi giorni il dibattito sul progetto del nuovo attraversamento dell'Arno nel tratto fra Le Signe e l'Indiano. Dopo l'ipotesi Bretella naufragata nel 2010 e bretellina che era servita solamente a giustificare, con l'acquisto di un progetto improponibile, la scomparsa di 28,9 milioni di euro dal bilancio regionale, si è fatto avanti l'attuale progetto che tratta di un ponte ma raffigura un viadotto che oltrepassa due ferrovie, di cui una in sopraelevata e due fiumi, l'Arno e il Bisenzio, interessando gli unici due parchi esistenti nel tratto che va da Empoli a Firenze. Ovviamente nessuno nega la necessità di un nuovo attraversamento che colleghi l'uscita di Lastra a Signa della FIPILI con via Pistoiese, necessità dettata dalla mole di traffico che quotidianamente interessa sia il viadotto dell'Indiano e conseguentemente  i quartieri 4 e 5 di Firenze, sia gli abitati di Lastra e Signa. Vivendo a Signa e lavorando a Firenze, chi scrive ha la "fortuna" di conoscere le due realtà e proprio per questo resta profondamente allibito quando, archiviato il percorso Bretella autostradale che aveva un interesse economico regionale e riducendo l'interesse al solo ambito metropolitano,  si pensi di andare a spendere, non investire, decine di milioni nel punto che anche al più sprovveduto degli osservatori, risulterà il meno adatto, in quanto come detto, posto dove l'attraversamento porta ad una serie di montagne russe, il più costoso, in quanto deve salire ad altezze esorbitanti su aree naturalmente alluvionali, il più devastante, in quanto taglia in due il parco di Lastra a Signa e lambisce quello dei Renai, Sito di Interesse Comunitario, il meno utile, in quanto non inciderà sul transito dell'Indiano se non per quei mezzi pesanti che adesso trovano nel sottopasso di Signa una barriera, il tutto ovviamente andando a gravare sul territorio signese. L'unico abitato che ne trarrà vantaggio e che ha comunque già trovato una soluzione locale, è quello di Lastra a Signa, salvo che per il suo parco.

In questo contesto, risulta oltremodo "strana" la posizione di Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia e di Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia, che hanno pubblicamente preso una forte posizione a sostegno della maggioranza. I due, oltre ad essere rappresentanti dell'opposizione, dovrebbero curare l'interesse dell'area metropolitana ma, come abbiamo visto, un nuovo viadotto a Signa, non serve all'Indiano e alle migliaia di automobilisti che ogni giorno vi passano con continue code amplificate da quotidiani incidenti stradali, e non serve neppure a Signa; solo  Lastra a Signa ne trarrebbe vantaggio e pochi altri; fra questi non è possibile annoverare neppure il Sindaco di Firenze e della Città Metropolitana, Dario Nardella che dovrebbe avere interesse ad alleggerire il traffico sull'Indiano, cosa che accadrebbe solamente investendo per un nuovo attraversamento del fiume a metà distanza fra i due ponti attuali anche in visione di una mobilità integrata con la linea 4 della tranvia, la nuova viabilità ciclo/pedonale Badia/San Donnino, le stazioni ferroviarie di San Donnino e delle Piagge, dove si può parlare di ponte perché c'è una sola ferrovia ed un solo fiume, dove la nuova viabilità si congiungerebbe con quella nuova e già adeguata di Campi Bisenzio, destinata a terminare in via Pratese, collegandosi con il costruendo centro commerciale di via Palagetta.


Sempre allo sprovveduto osservatore sarà impossibile non comprendere, pur in assenza di conoscenze tecniche, quanto tale evenienza possa risultare migliorativa rispetto a quelle ad oggi trattate. Chi può pensare che il buon Giani, finanziatore dell'opera con i soldi dei cittadini, così lungimirante, non abbia mai pensato ad una ipotesi  utile anche al capoluogo di regione? Sicuramente è impensabile. Per quale motivo si persevera quindi nel cercare una soluzione metropolitana nella piccola area protetta dei Renai? E soprattutto, perché si è fatto di tutto, anche quello di fingere di non dover fare tutta una serie di opere, per non attivare il processo partecipativo? 

Proviamo a pensare che vi sia un progetto da decine di milioni, ufficializzato dalla delibera del consiglio comunale n. 14 del 2013, che vede a Signa un acquapark di 130.000 mq, ovviamente in aggiunta all'attuale parco e proviamo a pensare  quale dovrebbe essere la viabilità che nei mesi da aprile a ottobre, serve per soddisfare il flusso di veicoli previsti per e dall'esistente parco e l'ipotizzato acquapark; proviamo a pensarci, perché forse capiremo il motivo per il quale le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ad esclusione di FdI che ad oggi non si è espressa, non ne fanno menzione, ma non ne fanno menzione neppure le associazioni ambientaliste che già sono presenti nel parco dei Renai e quelle che giovedì prossimo all'ex tiro a volo di Signa, parleranno del nuovo ponte. A specifica interrogazione del consigliere di opposizione De Franco, l'assessore Di Natale risposte confermando che il progetto acquapark andava avanti ma che ancora non vi era nessuno studio sul flusso di traffico. Bene, giovedì che le associazioni inizino a parlare anche di questo, perché forse il progettato ponte non è interessante per l'attuale viabilità, ma per quella che, programmata, resta chiusa nei cassetti del palazzo. A proposito, Italia Nostra, Lega Ambiente, WWF e quant'altri che giovedì prossimo a Signa si diranno preoccupati dell'impatto della nuova viabilità in programma, si sono posti la domanda di quale effetto avrebbero i decibel di un parco acquatico sulla confinante area protetta? Come si suole dire: Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?

Questi sotto due precedenti post sull'argomento, il primo fa un'analisi molto approfondita e dettagliata. Digitare sopra per accedere al link:

A Signa uno dei più grandi acquapark d'Italia?

 https://lozibaldonedisigna.blogspot.com/2021/11/nuovo-ponte-per-signa-o-per-lacquapark.html

La foto di Nardella e Giani è estrapolata dal sito Fiorentina News

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