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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

La FIORENTINA e l'inno viola

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Nacque il 29 agosto 1926 dalla fusione fra due precedenti società, per volere del marchese Luigi Ridolf i, pluridecorato della 1^ guerra mondiale e  federale del Partito Fascista che  fece poi costruire lo stadio di calcio inaugurato il 13 settembre 1931, con la caratteristica forma a D. Lo stadio , attualmente intitolato ad Artemio Franchi, fu allora dedicato a Giovanni Berta . Sempre opera di Ridolfi il Centro Tecnico di Coverciano, dove da allora la nazionale di calcio ha il suo punto di riferimento, senza dimenticare il centro sportivo degli Assi Giglio Rosso e la ristrutturazione del teatro comunale da cui ebbe vita il Maggio Fiorentino. Il 1931 per Firenze rappresento un anno di grandi opere pubbliche, tanto che oltre al citato stadio di calcio, il 4 giugno 1931 fu inaugurato l'aeroporto di Peretola che. unitamente alla stazione ferroviaria di S.M. Novella inaugurata nel 1935, determinò un radicale miglioramento nel sistema dei trasporti della città gigliata.  Tornando alla F

Il Daytona Calcio cambia comune e sceglie Campi a Signa.

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E' una società di calcio dilettantistica che da anni milita nel campionato regionale di seconda categoria, era la seconda società di Signa; diciamo era perché sembra ufficiale che il Daytona Calcio del Presidente Lenzetti e con il noto colligiano Stefano Desideri in qualità di dirigente accompagnatore, la società che da anni ormai aveva sede a Signa in via Buonarroti e per campo il Puskas in via del Crocifisso, ha iniziato la sua preparazione nel rinnovato campo de La Villa a Campi Bisenzio , dove svolgerà la sua attività agonistica nella stagione 2021/22.  Non conosciamo i particolari di questa fuga da Signa, ma è facile ipotizzare che alla base ci sia il fattore economico, con maggiori richieste in cambio di un ambiente fatto ancora di container, quello del Puskas appunto. Sulla sponda campigiana invece, l'amministrazione comunale offre incentivi alle società, attuando fattivamente quello che aveva affermato in un comunicato stampa l'assessore allo sport Alessandro Consig

Flachi sceglie Signa per il rientro

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Apprendiamo la notizia ufficiale su ciò che da tempo si vociferava: Francesco Flachi, l'ex ragazzo prodigio dell'Isolotto, già giocatore di Fiorentina e Sampdoria, non intende attaccare le scarpe al chiodo e, terminata la lunga e inusuale squalifica, dal gennaio 2022 lo vedremo impegnato con la maglia Giallo/Blu del Signa 1914.  Se il suo apporto mediatico è assicurato, non è dato ancora capire quale sarà sul campo, poiché fino al termine della squalifica non potrà allenarsi ufficialmente con la squadra, tuttavia i bene informati dicono che nelle partite fra amici, dove pure erano impegnati calciatori in attività,  non sfigurava e d'altra parte come si dice, la classe non è acqua e se il camerunense Roger Millà partecipò andando anche a segno, ai campionati mondiali all'età di 42 anni, perché non credere che Flachi  possa dare il suo apporto ai canarini in Eccellenza? Ho avuto la fortuna d'incontrarlo dal Gianka all'Aran Island di Campi Bisenzio durante la semif

Razzismo e concetto di relatività

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Senza scomodare Galileo ed Einstein, possiamo dire che lo stesso termine, lo stesso modo di operare, acquista un diverso significato a seconda di chi lo proferisce o attua. Il termine in esame è: RAZZISMO. Siamo a Signa, zona industriale dove un cittadino proprietario di camper si lamenta perché in un parcheggio dell'area industriale, semi vuoto ed occupato già da un'autovettura in palese stato di abbandono e quindi, di degrado, è vietato l'accesso ai camper, divieto posto dalla passata amministrazione e materializzatosi con l'apposizione di una sbarra a limitare l'accesso alle sole autovetture. E' evidente che tale imposizione, oltremodo già evidenziata per dimensioni dalla segnaletica orizzontale, limita la libertà di coloro che hanno acquistato un autoveicolo di dimensioni maggiori e per il quale paga ogni anno tassa di possesso e assicurazione RCA.  A fornire una spiegazione, l'ex Sindaco Alberto Cristianini che in tutta onestà e condivisibilità anche da

Un libro per l'estate: COME NASCONO GLI INCENDI di Michele Arena

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Temendo di scrivere inesattezze, ho provato alcuni giorni fa a contattare Michele ma senza successo e quindi vado di slancio, con tutta la mia ignoranza in ambito letterario e con il timore di errori grossolani nel provare a parlare del primo libro scritto da Michele Arena e pubblicato lo scorso inverno addirittura da Mondadori. Nel giovane protagonista e nei suoi due amici stretti, vedo molto del giovane Michele, di quando lo frequentavo grazie allo sport, un sport, il calcio, che nel suo piccolo provò a modificare con quella che ben presto svilupperà nel lavoro  e nella vita; l'attenzione ai bambini, agli "ultimi" in particolare. Inconsapevolmente all'età di 20 anni salì alle cronache nazionali avendo scritto una lettera a Corrado Augias, pubblicata su Repubblica; una lettera dove esprimeva la sua amarezza per come gli "adulti" avevano reagito ad una scelta istintiva assunta da lui, giovanissimo istruttore di giovani calciatori quando, nell'affrontare

IL MOLINO DI SAN MORO, quel lembo del Comune di Firenze al Valico.

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  Il Molino di S. Moro, come si legge negli atti ufficiali, si pone alla confluenza del Canale Macinante nel Bisenzio in località Valico di S. Moro. Tale edificio, ormai abbandonato da anni, ha seguito le sorti del canale che prende vita dal fiume Arno all'altezza della pescaia di S. Rosa ed attraversa il lungarno Vespucci con tre canali riducendosi poi ad una sola luce da via Solferino, proseguendo poi allo scoperto dopo il viale Rosselli, alle Cascine, per un totale di 768 metri coperti; il rimanente tratto di 9188 metri era inizialmente scoperto, per poi essere intubato negli anni '60 nel tratto che da via Pistoiese porta a via di Brozzi/via di Peretola.  Particolare si ha all'altezza del Barco, dove il Canale Macinante, chiamato anche Fosso Bandito o Gora di Ognissanti, con una botte idraulica ancora oggi funzionante, viene fatto passare sotto al Mugnone. A sua volta, dopo il ponte della linea ferroviaria Firenze/Pisa, in via Vespucci, è sottopassato dal Fosso della Gor

Con Rossi, prende forma il rilancio delle aziende signesi.

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  Un accordo pre-elettorale  che forse è costato la fuoriuscita di Italia Viva dalla maggioranza, orfana di un posto in giunta appannaggio dell'ex governatore Rossi che così ha potuto mantenere una importante poltrona a Bruxelles. Signa come taxi , è stato scritto un anno fa su questo blog, ma ci eravamo sbagliati,  l'obiettivo di studiare misure di rilancio per le aziende locali sta prendendo forma  ed i primi effetti sono tangibili e si misurano nella TARI di gran lunga più alta della piana fiorentina, come emerge da uno studio della CNA. Siamo certi che dopo il fallimento della bretella, lo sperpero di 28,9 milioni di euro per l'acquisto del progetto che doveva portare alla bretellina, dopo l'investimento di 800.000 euro nel nuovo presidio ASL di via La Pira e la sua quasi immediata chiusura, il nuovo assessore "fortemente" voluto dal Sindaco perché  valore aggiunto, riuscirà nell'obiettivo prefisso e come disse lui stesso, quella di Signa " è un&#

C'era una volta anche la sinistra. Frammenti di storia locale fra il serio e il faceto.

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  Nella mia brevissima esperienza in consiglio comunale, pur facendo parte ufficialmente del gruppo di maggioranza, mi confrontavo spesso con esponenti che avevano rappresentato nel recente passato quell'opposizione costruttiva tipica di chi ha ideali da difendere ed ama il proprio territorio. Ricordo Giorgio Pippucci, inesauribile fonte di conoscenza di tutte le criticità inerenti i Renai ed il suo progetto di recupero, una vita ed una intera stanza del proprio appartamento dedicate all'associazionismo, alle lotte in difesa del territorio; quintali di carta e di timbri istituzionali, tipici di chi non lesina a metterci la faccia. Che dire poi del moderato, ma non troppo, Olivaldo Ricci fonte inesauribile di competenze?  Persona squisita e preparata, Olivaldo rappresentava la parte migliore di quello che era stata la Democrazia Cristiana.  Devo dire tuttavia che l'altro giorno, transitando via Roma e giunto all'angolo con via Santelli, ho avuto come un vuoto nel non ved